Lukas Podolski, Shaqiri, forse Lavezzi. Altri identikit nascosti ma sussurrati dagli esperti. L'Inter si muove in questo mercato di gennaio nell'ombra, pronta ad azzannare la sua preda. Ci si scomoda ormai solo per pezzi da novanta, calciatori in grado di innalzare il tasso qualitativo di una squadra in difficoltà.

Sfumato Alessio Cerci, trovatosi 'costretto' ad accettare la soluzione Milan, il popolo interista abbraccia il suo nuovo idolo Podolski. Prinz Poldi, dopo una grande carriera tra Germania e Inghilterra, porta nella sua valigia tanta esperienza internazionale, proprio quella che ancora manca ai vari Dodò, Hernanes e Bonazzoli. Il colpo é di quelli pesanti, non ci sono dubbi, lecito puntare con maggiore convinzione ai piani alti della classifica.

Si è parlato molto di incontri e summit più o meno interlocutori tra l'entourage di Shaqiri (il fratello è stato avvistato oggi pomeriggio ad Appiano Gentile) e l'Inter. Tutto confermato. Per qualità tecniche, età e formula d'acquisto (prestito con obbligo di riscatto dilazionato in più tranche) rispetta l'identikit voluto da Mancini e forse da Thohir.

Ma l'aspetto che fa la differenza, a livello di sensazioni, è la presenza di 'alternative'. Lavezzi e Salah, se si possono definire tali, partono in seconda fila, ma sono sempre sull'agenda degli uomini mercato nerazzurri. Sensazioni, nomi, verità in piccole dosi. L'Inter è attiva sul mercato e aspetta il momento giusto per avanzare la sua offerta. Ottima notizia.

Piero Ausilio non si accontenta e punta al massimo, poi toccherà al mister plasmare la propria creatura e fare punti. Strategia vincente? Sarà il tempo a confermarlo.