La diciottesima giornata di Serie A si è aperta, sabato, con due roboanti pareggi. Udinese e Torino hanno rispettivamente rimontato contro Sassuolo e Milan. Ed ora, prima dell’atteso derby della capitale e del sentitissimo posticipo tra Juventus e Napoli, spazio alla prima gara della domenica alle 12:30. Ad animare il lunch-match ci penseranno Inter e Genoa.

QUI INTER La squadra di Mancini si presenta a San Siro dopo una settimana ricca di soddisfazioni. Nonostante il caso Osvaldo alimenti del malumore, il pareggio in rimonta ottenuto contro la Juventus capolista ma soprattutto gli acquisti di un mercato davvero sorprendente hanno restituito ossigeno a tutto il popolo nerazzurro. La presenza di un mister perfettamente consapevole dell’ambiente in cui è chiamato ad allenare ha ridato spirito e carattere ad una squadra che sembrava non riuscire a reagire dal torpore in cui era caduta. La cura Mancini sta decisamente facendo effetto e adesso la prima vittoria casalinga del suo secondo ciclo in nerazzurro è l’obiettivo principale. L’arrivo di Podolski, celebrato talento tedesco, già ad un buon esordio proprio allo Juventus Stadium e quello di Shaqiri, convocato ma difficilmente in campo dal primo minuto, hanno riportato indietro nel tempo ai grandi acquisti dell’era morattiana con annesso bagno di folla all’aeroporto (nel caso del talento svizzero). Con i nuovi innesti, e a mercato ancora in corso, l’undici del tecnico iesino prende dunque nuova forma. Certo, la tendenza malsana a subire gol nei primi minuti di gioco, troppo spesso ripropostasi nelle ultime gare, con la conseguente esigenza di dover recuperare è qualcosa su cui lavorare. Qualche svarione di troppo in difesa e l’intensità tanto cara al mister che non sempre accompagna i 90 minuti di gioco, qualcosa da rivedere. Ma i progressi sono evidenti e quel che serve ora è continuità. E chissà che il mercato non porti un Lucas Leiva in più.

Contro il Genoa però non sarà gara semplice. Il tecnico nerazzurro ha convocato ventitré giocatori, ma dovrà fare a meno di quattro titolari, molto importanti per l’assetto tattico nerazzurro. In particolare, pesa la doppia assenza nel cuore della difesa a causa della squalifica dei due centrali: Juan Jesus squalificato dalla prova tv per 4 giornate e capitan Ranocchia per un turno. Sulle fasce, mancheranno anche Nagatomo, impegnato in Coppa d’Asia con il suo Giappone, e Jonathan, ancora fuori forma. L’assenza più pesante, però, è decisamente quella a cui Mancini dovrà far fronte in mezzo al campo: Kovacic, fresco di rinnovo fino al 2019, mancherà infatti per una partita a causa del rosso rimediato contro la Juventus. In avanti poi, con Osvaldo attualmente fuori rosa, Mancini riconvoca Palacio, nonostante l’argentino non sia ancora al meglio. Per quanto riguarda i nuovi arrivati, Podolski potrebbe partire dal primo minuto, difficile invece ipotizzare lo stesso per Shaqiri ma l’esordio in corsa è ben quotato. Roberto Mancini dovrebbe dunque impostare nuovamente il 4-2-3-1 visto a Torino contro la Juventus. Il quartetto arretrato dovrebbe essere obbligato: Vidic dovrebbe ritornare in campo affiancato da Andreolli per il debutto della coppia in difesa. L’unica alternativa al serbo è Campagnaro, che al momento sembra nuovamente favorito su Dodò nel ruolo di terzino. Con l’argentino a destra, D’Ambrosio agirà nuovamente sulla corsia sinistra. Medel e Kuzmanovic agiranno nuovamente davanti alla difesa. Senza Kovacic, il ruolo di regista dovrebbe essere svolto da Hernanes, che potrà tornare a fare da raccordo tra mediani e centravanti, supportato dalle due ali. Sulla trequarti, in particolare sulla corsia destra, vista l’iniziale bocciatura di Shaqiri, dovrebbe trovare spazio Guarin. Senza Osvaldo, attualmente fuori rosa e pare pronto a partire, e con Palacio non al meglio, Mancini confermerà Icardi nel ruolo di centravanti. A supportare le giocate dell’argentino, dovrebbe esserci Podolski, pronto al debutto dal primo minuto. Il tedesco si posizionerà sulla trequarti insieme a Guarin ed Hernanes, ma la sua zona di competenza sarà la fascia sinistra.

QUI GENOA La squadra di Gasperini, reduce da un inizio di campionato sensazionale ha ottenuto solo un punto nelle ultime tre partite ed è quindi chiamata alla riscossa, per invertire la tendenza. Una vittoria domani vorrebbe dire momentaneo aggancio al terzo posto conteso da Lazio e Napoli. Il mister in conferenza stampa ha ricordato, senza usare mezzi termini, quanto deleteria sia stata la breve avventura sulla panchina nerazzurra. Domani, cercherà l’impresa.

Sarà probabilmente un 3-4-3 con Burdisso e De Maio confermati in difesa e uno tra Antonini e Izzo al posto di Roncaglia squalificato. Edenilson giocherà a destra, poi Bertolacci, Rincon e Antonelli a centrocampo. Iago a destra e Lestienne o Kucka a sinistra a supporto di Matri in attacco.

PRECEDENTI E STATISTICHE Bisogna tornare indietro al 26 marzo 1994 per ricordarsi dell’ultima vittoria del grifone al Meazza. Allora i nerazzurri crollarono per 1-3 ma la storia recente dice Inter. Dei 67 incontri casalinghi, i nerazzurri ne hanno vinti ben 43. Solo 12 quelli in favore dei liguri. Ma delle ultime quattro sfide in campionato contro il Genoa, i padroni di casa ne hanno vinta solo una: due i pareggi, una vittoria del Grifone proprio lo scorso Gennaio.

F.C. Internazionale football formation
4-2-3-1 football formation: Handanovic, Andreolli, Vidic, D'Ambrosio, Campagnaro, Kuzmanovic, Medel, Hernanes, Podolski, Guarin, Icardi

Genoa football formation
3-4-3 football formation: Perin, Antonini (Izzo), Burdisso, De Maio, Edenilson, Antonelli, Rincon, Bertolacci, Iago, Kucka (Lestienne), Matri