Pablo Daniel Osvaldo e l'Inter, storia dai contorni oscuri, improvvisamente complessi. L'inizio è nel segno dell'ottimismo, Osvaldo approda alla Pinetina come vice-Icardi, dopo l'avventura breve e poco fortunata in Premier. L'aria della A aiuta non poco e l'italo-argentino è di nuovo protagonista. Gol, giocate di talento, collaborazione, spirito di sacrificio, con Mazzarri, Osvaldo parte alla pari di Icardi e i musi lunghi di Maurito raccontano di gerarchie se non capovolte, perlomeno equiparate. Tanto campo, da protagonista. 

La scelta di invertire la rotta, salutando un Mazzarri dimesso per accogliere un Mancini entusiasta, non giova a Osvaldo. Il Mancio porta a Milano il suo credo calcistico, imperniato sul 4-2-3-1 o, in alternativa, sul 4-3-3, una sola punta di ruolo quindi e giocatori rapidi, capaci di occupare le corsie e fornire qualità al reparto. In un contesto simile, naturale il tuffo sul mercato di gennaio. Voci, nomi, arrivi, prima Podolski, poi Shaqiri. Osvaldo si sente in disparte e sbotta, proprio con Icardi. Il nocciolo della questione un mancato assist dell'argentino a Osvaldo, nei minuti decisivi di Juve-Inter. Il resto è un alterco, oltre le telecamere, con Mancini, fino alla rottura. 

Da allora Osvaldo si allena a parte, senza una data certa di rientro. Sul mercato, lui che al mercato pone attenzione da tempo, sul fronte entrate. Tante le pretendenti, inizialmente Milan e Roma, ora impegnate nell'affare Destro, poi il Cagliari, fino alla chiusura odierna di Giulini, con il Torino, in un ipotetico scambio Osvaldo - Quagliarella. 

Fassone, per nome dell'Inter, resta incerto sull'avvenire, né cessione, né totale apertura, come Mancini nei giorni scorsi. Osvaldo è discorso in stand by, come Palacio, volato in Olanda per sciogliere il nodo caviglia. Operarsi o meno? La stagione resta complessa per Rodrigo, a segno nell'ultimo turno. Difficile convivere con dolore e fastidio ogni domenica, ma operarsi equivale a salutare la parte migliore della stagione corrente. 

L'Inter resta vigile, ascoltando Palacio, osservando Osvaldo. Segnali di disgelo, perché alla fine, recuperando Osvaldo, si potrebbe chiudere il mercato, almeno là davanti, in attesa di coprire il buco in mediana.