Roberto Mancini prova a mantenere la giusta lucidità, anche dopo una sconfitta, la seconda consecutiva in questo inizio di ritorno, che pregiudica ampiamente la rincorsa alle posizioni utili per l'Europa. L'Inter è "fragile", si scompone, quando messa alle strette. Agli errori dei singoli, troppo frequenti, si unisce una interpretazione della partita che sfuma dopo il primo montante ricevuto. Il primo tempo di marca neroverde, con doppio vantaggio per gli uomini di Di Francesco, sveglia l'Inter, ma nella ripresa la sfuriata porta solo al gol di Icardi, nel finale polemico con i tifosi inbufaliti. 

Occorre ora riordinare le idee, partendo dall'idea di gioco espressa. Manca ancora tanto all'Inter, per completare il cerchio e trovare la consapevolezza che è principio guida di ogni grande squadra, ma solo continuando in un progetto tracciato da tempo da Thohir e Mancini si può scalfire via via questa sensazione di debolezza. 

"La squadra è entrata in campo bene, ha avuto due occasioni, ha giocato alta, poi alla prima occasione ha subìto gol. Poi è chiaro che dopo l'1-0 o il 2-0 è stato tutto più difficile e abbiamo concesso qualcosa in più. Il fatto è che in questo momento va male, ma il concetto di gioco è questo. In Italia però contano solo i risultati e speriamo vengano in fretta. Dobbiamo migliorare in alcune situazioni di gioco, come quella in cui abbiamo subìto gol: non ci si può far saltare così facilmente. La squadra ha un po' di fragilità, alla minima difficoltà si accentuano le cose negative. Ma sta cercando di giocare e nelle ultime due partite non meritava di perdere. Nel secondo tempo abbiamo giocato ancora meglio che nei primi 20 minuti. Chiaramente i giocatori sono giù di morale perché vorrebbero vincere, ma il calcio è questo".

"In generale abbiamo commesso errori di valutazione dietro perché sapevamo dove potevano farci male e invece li abbiamo lasciati tirare pur avendo provato proprio queste situazioni in settimana. Sul possesso palla stiamo migliorando, dobbiamo migliorare ora la fase offensiva negli ultimi 25 metri, entriamo in area con troppi pochi giocatori".