Dimenticare in fretta la doppia sfida di Europa League con il Celtic e vendicare il 4-1 subìto all'andata. Ecco il doppio obiettivo dell'Inter nella sfida di questa sera, ore 21, al Sant' Elia contro il Cagliari di Gianfranco Zola. Dopo il 3-3 nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League e prima del ritorno a San Siro che potrebbe valere il pass per gli ottavi, i ragazzi di Roberto Mancini tornano a concentrarsi sul campionato per accorciare le distanze che li separano dalla zona Europa.

Mancini nella conferenza-lampo della vigilia, durata soli otto minuti, ha specificato quanto sia importante la terza vittoria di fila, mai raggiunta quest'anno, magari senza subire gol. L'eurosfida del Celtic Park ha per l'ennesima volta messo in luce la doppia faccia di questa Inter: convincente in fase offensiva, ancora tremendamente in difficoltà in difesa: "Abbiamo allentato le marcature e su quei campi le partite cambiano molto velocemente; se una squadra trova il primo gol poi diventa straordinaria". Principali imputati, ovviamente, i due centrali Ranocchia e Juan Jesus, e proprio il capitano non sta passando un buon momento neppure dal punto di vista fisico: "Ha un problema al ginocchio con cui convive da tre settimane. Quando si prende gol è colpa di tutti".

Per questo la partita di Cagliari non va assolutamente sottovalutata, contro una squadra che è vero che non vince dal 24 gennaio (2 a 1 al Sassuolo), ma che comunque sta lottando per la salvezza e che dispone di un attacco prolifico, grazie anche ai gol provenienti da altri reparti (4 segnature a testa per Avelar ed Ekdal).
Mancini così si affida ad una formazione che rispetto alla sfida di Europa League prevede 3 cambi nell'undici di partenza: in porta Carrizo, sulla sinistra di difesa spazio a Dodò a scapito di Campagnaro, tra i tre in mediana riprende il suo posto Brozovic rispedendo in panchina Kuzmanovic e in attacco, forse, turno di riposo per il ritrovato Palacio a favore di Podolski. Il tedesco, dice Mancini, "sta migliorando e spero che possa tornare al gol al più presto".
Ancora esclusioni dal primo minuto quindi sia per Kovacic che per Hernanes. Sul brasiliano Mancini riferisce che "dispiace lasciarlo fuori, ma avrà la sua occasione".
Per quanto riguarda la stellina croata, che sta attraversando il suo peggior momento da quando è all'Inter, il tecnico ricorda la giovane età del ragazzo, e che quindi sia impensabile costruire la squadra su di lui ora. Mateo, però, "è il futuro di questa squadra, avrà occasioni e saranno importanti".

In casa Cagliari sicura l'assenza di Balzano e a rischio Sau per affaticamento, Ekdal per influenza e Capuano per una contusione; quest'ultimo tuttavia dovrebbe essere della partita. Zola quindi con tutta probabilità si affiderà ad un 4-3-2-1 con Cop unica punta assistito da Cossu e uno tra M'Poku e lo stesso Sau.

Ecco quindi nel dettaglio le probabili formazioni:
CAGLIARI (4-3-2-1): Brkic; Avelar, Capuano, Rossettini, Dessena; Donsah, Conti, Ekdal; M'Poku, Cossu; Cop (A disposizione: Colombi, Cragno, Pisano, Gonzalez, Diakitè, Murru, Ceppitelli, Crisetig, Farias, Joao Pedro, Sau, Longo). Allenatore: Zola.

INTER (4-3-1-2): Carrizo; Dodò (Campagnaro), Juan Jesus, Ranocchia, Santon; Brozovic, Medel, Guarin; Shaqiri; Podolski, Icardi (A disposizione: Berni, Vidic, Andreolli, Campagnaro, D'Ambrosio, Hernanes, Obi, Kovacic, Kuzmanovic, Palacio, Bonazzoli). Allenatore: Mancini.