Tre vittorie non cancellano il passato, non spazzano via dubbi ancora oggi evidenti. La tenuta difensiva è sotto esame, perché, a Cagliari, solo la scarsa mira degli uomini di Zola evita un risultato differente. L'Inter è in progresso, ma non deve cullarsi sul momento positivo. Migliorare costantemente, seguendo passo dopo passo il progetto Mancini, è l'unica via possibile per tornare a vincere. Ecco perché l'esame di Coppa è importante, dopo il pari pirotecnico del Celtic Park. In Scozia, Inter avanti e puntualmente raggiunta, da 0-2 a 2-2, da 2-3 a 3-3. Il click di paura che scatta quando la squadra è in controllo è quel che blocca l'ulteriore salto di qualità, Mancini lavora su quello e sugli uomini. 

Dopo la rivoluzione con il Cagliari, dentro Vidic, Kovacic, Podolski, altri cambi in vista per il giovedì europeo. Brozovic e Podolski non possono essere schierati in Europa. Normale l'avvicendamento davanti, con Palacio pronto a rilevare il tedesco. Più dubbi sulla mediana, perché il tecnico può usufruire di diverse opzioni. Shaqiri torna sulla trequarti, occupando la casella di Kovacic, possibile quindi per il giovane croato un arretramento nei tre di mezzo, dopo il gol in terra sarda. Due le alternative: la prima è Hernanes, inserito lunedì nel finale, la seconda Kuzmanovic, qualora prevalesse una scelta di maggior copertura. 

In difesa, Ranocchia rileva Vidic, positivo al rientro, confermato Juan. Sugli esterni il dilemma è legato a Campagnaro. Può reggere ogni tre giorni? D'Ambrosio si allena ora con regolarità e sprinta per una maglia, difficile Mancini si affidi a Dodò. Infine il numero uno. Handanovic migliora ed è pronto a forzare, anche se il dolore al piede persiste. Favorito Carrizo, autore di due prestazioni di livello, in Scozia e a Cagliari.