Concentrazione, ottimismo, fiducia, dalle parole di Mancini e Guarin, dalle confidenze di Thohir, traspare la consapevolezza di aver intrapreso il giusto percorso, la sensazione di aver cancellato le fatiche del passato. Il passo ulteriore è verso la definitiva crescita, la partita di questa sera assume quindi i contorni di un esame di personalità. Vincere, per dimostrare di poter essere competitivi anche quando in palio c'è il passaggio del turno, quando il baratro dell'eliminazione non consente errori.

In conferenza stampa, Mancini si lascia andare anche sulla formazione, permane qualche dubbio, ma il più è fatto. Handanovic si allena ed è in progresso, ma non può scendere in campo, gioca Carrizo. In difesa, rilancio per D'Ambrosio, a sinistra, con Santon che può tornare a destra. Conferma al centro per Ranocchia e Juan, in panchina Vidic, positivo con il Cagliari.

Shaqiri torna ad occuparsi della trequarti, alle spalle di Icardi e Palacio, Podolski non può essere schierato in Europa, come Brozovic. Proprio la sostituzione del croato crea qualche grattacapo a Mancini. Tra le diverse soluzioni, la più probabile vede il rilancio di Hernanes, un compromesso tecnico-tattico, perché il brasiliano può fornire qualità, senza scoprire troppo la mediana. Importante il rilancio di un giocatore approdato a Milano con la firma di Thohir, come simbolo del rinnovamento nerazzurro.