Wolfsburg - Inter, Fassone: "Avversario difficile, ma non deve spaventare"

Il direttore generale nerazzurro commenta a Mediaset Premium l'infausto sorteggio.

Wolfsburg - Inter, Fassone: "Avversario difficile, ma non deve spaventare"
johnathan-scaffardi
Di Johnathan Scaffardi

L'urna di Nyon non sorride all'Inter e la sorte porta in dote il Wolfsburg, seconda forza della Bundesliga. Squadra di talento, ambiziosa, una delle maggiori pretendenti alla Coppa. Sulla trequarti il talento di Schurrle, di ritorno in Germania dopo la parentesi Chelsea, la classe di De Bruyne e Perisic, poi l'incubo Dost, abbondanza. L'Inter accoglie il verdetto, senza indietreggiare, l'obiettivo è passare il turno, per coltivare il sogno Champions che necessariamente passa dal successo nella Coppa minore. 

Al termine della cerimonia è Fassone, in loco per la squadra di Mancini, a commentare quanto accaduto "Siamo scaramantici non tocco la Coppa. Il Wolfsburg è un avversario difficile, una delle più forti nell'urna, ma non deve spaventare. E' la dimostrazione che l'EL è una competizione che sta crescendo".

Sul piatto anche il FPF, il colloquio con Platini. L'Inter rischia la sanzione Uefa - si parla di una multa da 7 milioni - e nella prossima campagna estiva incombe il rischio di una cessione dolorosa - Icardi e Handanovic i principali indiziati - Fassone conferma quanto già sostenuto sull'argomento in questione "Con Platini si è chiacchierato, ha simpatia verso il nostro Paese. Non si è parlato del FFP, ci sono persone che si occupano specificamente di queste cose e nelle prossime settimane ci saranno delle proposte da parte della UEFA. Sul capitolo cessioni ne abbiamo parlato già con Ausilio. E' fuori di dubbio che per fare acquisti dobbiamo trovare un modo per finanziarli, probabilmente con delle cessioni. Mancini è un allenatore vincente, i recenti risultati dimostrano che siamo sulla strada giusta. Roberto allo stesso tempo è un allenatore di demanding, vorrebbe una squadra per vincere, ma dobbiamo finanziare il mercato con delle uscite e stiamo cercando di trovare un equilibrio per andare incontro alle sue aspettative".

Il punto di svolta può giungere dal settore giovanile, con il Viareggio, conquistato, come trampolino di lancio. Maggior fiducia nei ragazzi cresciuti nell'ambiente Inter e utilizzabili anche per la lista europea "Certamente sulla crescita di Guarin c'è poco da dire, Mancini ha trovato una posizione giusta per lui in cui sta dando il meglio. I giovani? Abbiamo un'Academy importante, abbiamo appena vinto il Torneo di Viareggio. Ci sono '96 e '97 molto interessanti. Piero Ausilio sta valutando quali potranno rimanere e quali dovranno andare a farsi le ossa in giro, ma sono d'accordo che il prossimo anno nella lista dei 25 per l'Europa debbano esserci dei ragazzi".

Chiusura per Mazzarri "Con Mazzarri c'è stima, ma si era creata una situazione ambientale non semplice da superare. Lo scorso anno ha fatto molto bene, ci ha condotto al 5° posto. Per me resta uno degli allenatori top italiani, ma non crediamo di aver sbagliato nella scelta che abbiamo fatto".