La sfida all’Europa la vince la Fiorentina. La squadra di Montella espugna San Siro, quindici anni dopo l’ultima volta. Decisivo il guizzo di Salah, entrato sul finire del primo tempo al posto dell’infortunato Babacar, al 55’ della ripresa. Bravissimo l’egiziano a sfruttare un rinvio sbagliato di Handanovic su Pasqual. Decisivo lo stoicismo viola, in nove nei minuti finali a causa degli infortuni di Tomovic e Savic a cambi esauriti. Strepitoso Neto a negare nel recupero il pareggio ai nerazzurri. Vola la squadra di Montella, tiene il passo di Sampdoria e Lazio uscite vincenti nei match del pomeriggio e si proietta alla semifinale di Coppa Italia.

L’Inter di Mancini si ferma dopo i tre successi consecutivi in campionato e la notte magica di Europa League. Sorprendono le scelte di Mancini in avvio. Il tecnico iesino rinuncia a Ranocchia per Vidic e a Shaqiri per Kovacic. Non era ciò che ci si aspettava alla vigilia. Il primo tempo regala poche emozioni decisive, il match è piacevole ma la Fiorentina appare più precisa dei padroni di casa e domina quasi per intero i 45 minuti. Una punizione di Diamanti, le incursioni di Babacar, i fraseggi di Tomovic e Kurtic: c’è più gioco dal lato viola. L’unica vera palla gol per i nerazzurri è il palo pieno colpito da Guarin al 35’. Al colombiano sembra riuscire ogni cosa ultimamente. Arrivano però pochi palloni ad Icardi, Podolski appare svogliato e Kovacic non sfrutta l’occasione da titolare al meglio. Nella ripresa arriva a brucia pelo il vantaggio degli ospiti. L’Inter prova allora a reagire ma la Fiorentina fa possesso palla. Icardi si divora il pareggio sapientemente servitogli da Shaqiri. Nemmeno il finale giocato 11 contro 9 riesce a smuovere le carte. Neto è stra-ispirato.

PRIMO TEMPO Decisamente arrembante in avvio la squadra di Montella. I viola infatti pressano altissimo, manovrano con molta agilità e provano a gestire il gioco già nei primi dieci minuti. I nerazzurri tentano una partenza rabbiosa al 1’ complice un cross teso di Podolski su cui Icardi non riesce ad arrivare, ostacolato sapientemente dai difensori avversari. Poi la Viola prende il sopravvento, ha la meglio in impostazione, la velocità di Babacar crea non pochi grattacapi a Vidic e Juan Jesus che al 6’ riescono comunque a spazzare dall’area un passeggio filtrante dello speedy-gonzalez gigliato. Gara molto fisica già nei primi minuti. Campagnaro entra duro su Tomovic ma Massa gli concede la grazia. Al 8’, sugli sviluppi di un corner battuto da Diamanti, prova il tiro Kurtic favorito da un rimpallo ma il tentativo non va a buon fine. Il primo vero pericolo della gara arriva però al 10’ sugli sviluppi di un calcio di punizione sempre per i viola. Sul pallone ancora Diamanti, uno specialista: esecuzione perfetta a scavalcare la barriera ma perfetto è l’intervento di Handanovic in tuffo. La Fiorentina è tutta nella metà campo nerazzurra ma passano due minuti e la coppia Kovacic-Podolski tenta l’uno-due in area. Il tedesco però non ha il pallone sul piede preferito, occasione pericolosa in fumo. Ottimo il tacco di Kovacic nell’occasione. Al quarto d’ora, il match torna in equilibrio. L’Inter resta confusionaria in fase di manovra tanto che al 17’, sugli sviluppi di un corner battuto malissimo dagli uomini di Mancini, Pasqual ne approfitta con un rasoterra perfetto a servire il taglio di Babacar che non ci arriva per un soffio. Rispetto alla carica arrembante dell’avvio, la Fiorentina ora chiude bene in fase difensiva e l’Inter prende campo. Guarin c’è e al 20’ regala un’azione personale da 10. L’uomo in più della nuova Inter manciniana salta prima Kurtic poi Pasqual e serve un pallone in mezzo, ma non c’è nessuno, e la Viola spazza. Al 24’, sull’altro fronte, grande giocata di Tomovic da destra, i compagni però non seguono l’azione e Campagnaro allontana. Al 31’ ancora Tomovic sulla destra: salta Santon e serve un assist perfetto per Kurtic che arriva al volo e calcia. Il pallone finisce altissimo ma la Fiorentina torna a gestire il possesso palla. I nerazzurri soffrono. Pochi i palloni per Icardi che spesso è costretto al rientro nella propria metà campo. Ma l’Inter ha un giocatore ritrovato. Al 35’ infatti ci pensa Guarin ad andar via nello stretto, difendere palla e sganciare un destro siderale. Poteva finire come contro il Celtic giovedì ma questa volta il palo pieno gli dice no. Trema Neto. Intanto primo grattacapo per Montella. Babacar si fa male e non può continuare, al suo posto, Salah. Mancini prova il 4-2-3-1 per impensierire i viola. Non succede più nulla. Il primo tempo si chiude dopo un minuto di recupero a reti inviolate.

SECONDO TEMPO Squadre invariate al rientro in campo. Subito Icardi prova a metterla in mezzo dalla destra ma il pallone è troppo arretrato per i compagni. Sull’altro fronte Ilicic scarica dal limite dell’area un colpo verso l’angolino basso di sinistra, ci mette poca forza e Handanovic para facilmente. Al 50’ punizione pericolosa per gli uomini di Montella. Sugli sviluppi, Aquilani è anticipato di un soffio. L’Inter riesce a cavarsela. Nuovamente meglio la Fiorentina in avvio di ripresa. E al 55’ arriva il vantaggio viola. Handanovic esce e smanaccia sul cross teso di Pasqual, sul pallone si avventa Salah che lo scaraventa in porta con il portiere a terra. Male nella circostanza la scelta di tempo di Handanovic. Il neo acquisto viola dimostra ancora una volta tutta la sua importanza. L’egiziano ha segnato tre degli ultimi cinque gol della Fiorentina in Serie A, siglando l’assist del quarto. L’assenza di Cuadrado non si fa poi così tanto sentire. Icardi al 59’ ha una buona chance, poi si lascia cadere in area sfiorato da Tomovic. Bravo Massa a non concedere il penalty. Handanovic smanaccia ancora male sempre su cross di Pasqual al 61’. I nerazzurri sembrano aver accusato molto lo svantaggio e appaiono in balia dell’avversario. Mancini allora gioca la prima carta a sua disposizione.Minuto 65: fuori Podolski, dentro Shaqiri. Icardi davanti, Kovacic-Shaqiri-Brozovic sulla trequarti. Subito al 67’ lo svizzero si presenta con un buon tiro centrale innescato da Campagnaro. Para Neto. L’Inter guadagna una punizione al 69’ per fallo su Santon di Diamanti, ammonito per proteste e sostituito al 72’ da Joaquin. Corner corto dalla sinistra. Shaqiri cerca in area un compagno ma Neto esce in presa alta senza problemi salvo poi restare a terra perché Vidic gli è franato addosso. Ma al 72’ Icardi si divora il gol del pareggio. Quello che sbaglia l’attaccante argentino ha dell’incredibile. Bella azione quella dei nerazzurri. Guarin innesca Shaqiri che serve praticamente un rigore in movimento al compagno, servendo indietro il pallone sul dischetto. Il numero 9 nerazzurro però con il piattone lo manda alle stelle. Intanto mancini richiama un deludente Kovacic per Palacio. I nerazzurri dopo il fallito pareggio sembrano prendere coraggio. Al 76’ Vidic svetta di testa puntuale su cross di Shaqiri ma Neto para facilmente. Un minuto più tardi Ilicic tenta il tiro, Handanovic para in due tempi. Mancini effettua il suo ultimo cambio. Uno stremato Santon lascia il campo per D’Ambrosio. Al 79’ ancora l’occasione di un tap-in di testa per i nerazzurri ma Vidic questa volta sfiora solamente. Anche Montella richiama Aquilani per Vargas. Un minuto più tardi, 83’, la Viola resta in dieci per un colpo fortuito subito alla testa da Tomovic. Montella non ha più cambi, il giocatore esce in barella. Al minuto 84 Palacio pecca di egoismo. L’argentino va debolmente al tiro quando Icardi era solo in mezzo. I nerazzurri potrebbero approfittare dell’inferiorità numerica forzata dell’avversario dato che Tomovic torna negli spogliatoi. E infatti la Fiorentina soffre. È un finale convulso. Si fa male anche Savic portato via in barella, Fiorentina dunque in nove a difendere stoicamente  il risultato. Sei minuti di recupero per l’Inter per provare a pareggiarla. Al 92’ però Neto si immola togliendo dall’incrocio l’incornata di Palacio su cross di Shaqiri. Straordinario l’intervento dell’estremo difensore viola. Gli uomini di Mancini ci provano, ma senza troppa precisione. Non c’è più tempo. La Fiorentina vince a San Siro, non accadeva da quindici anni. È una vittoria meritata quella della Viola. L’Inter adesso pensa al posticipo di domenica prossima contro il Napoli al San Paolo ma oggi esce delusa.