Roberto Mancini, ospite alla trasmissione Senza Appello, in onda su Gazzetta Tv, racconta il momento attuale dell'Inter, tracciando la linea per il futuro. Si parte da una certezza consolidata nella mente del tecnico, l'Inter è pronta per lottare per qualcosa di importante, lo Scudetto. Questo è l'obiettivo per la prossima stagione.

"Me lo fanno credere i giocatori che lavorano bene, la squadra è migliorata tantissimo come mentalità ed è cresciuta nel gioco. Lavorando sin dalla preparazione con dei giocatori che verranno inseriti in questa squadra, anche quelli che sono ora qui potranno migliorare molto. Ecco perché penso che si possa lottare per lo scudetto, poi vincerlo è un'altra cosa".

L'inversione rispetto al passato riguarda soprattutto il modo di stare in campo. L'Inter gioca a calcio, rischia anche qualcosa portando il possesso palla all'estremo, ma dimostra di aver ritrovato convinzione e iniziativa. 

"L'aspetto sul quale ho lavorato di più? Ridare fiducia alla squadra. Era abbastanza giù di morale, ma allo stesso tempo è la prima volta che trovo ragazzi che si mettono a disposizione totalmente. I progressi sono stati enormi".

I problemi riguardano soprattutto il reparto arretrato, perché nell'arco dei 90 minuti, con preoccupante continuità, arrivano momenti di "svago", errori di posizionamento, scarsa concentrazione, che rischiano di vanificare quanto di buono fatto in precedenza.

"Siamo un po' naif come difesa. Ci stiamo lavorando: non è così semplice passare dalla difesa a cinque a quella a quattro. Commettiamo ancora errori, a volte li fa Ranocchia, a volte Juan Jesus. E a volte è il centrocampo che non copre abbastanza. Mi auguro che arriverà il momento in cui faranno bene tutti insieme. Richards? L'ho avuto al City e lo volevo, purtroppo non è arrivato". 

Chiusura sul fronte mercato. L'Inter, in attesa della multa Uefa, pensa all'estate, con l'occhio del Fair Play Finanziario a inibire manovre eccessivamente onerose. Il sogno di Mancini si chiama Yaya Touré, realizzabile solo con uno sforzo economico del calciatore, più alla portata Toulalan, in scadenza. 

"È un punto interrogativo, vedremo cosa accadrà con il financial fair play. Sono convinto che faremo delle buone cose e che potremo mettere dentro giocatori che faranno fare il salto di qualità a quelli che ci sono già". (Yaya Touré) "Non sarà semplice. Se viene in Italia, sceglie solo l'Inter", "Toulalan) "Parlatene con Piero (Ausilio, n.d.r.). Può giocare con chiunque, anche con Touré". 

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Johnathan Scaffardi
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