Una punizione perfetta di Eder, una parabola imprendibile che bacia il palo e si insacca nell'angolo opposto. Basta un lampo a condannare una buona Inter, padrona del campo per lunghi tratti nella ripresa. La Sampdoria coglie il massimo risultato, l'Inter, in progresso, vede sfumare l'ennesima, possibile, ripartenza. L'Europa è ormai immagine sbiadita all'orizzonte.

Al termine della sconfitta di Marassi contro la Sampdoria, il tecnico nerazzurro Roberto Mancini cerca di non perdere la serenità: "Ci dispiace per una sconfitta neanche da commentare. Certe volte meriti di vincere ma perdi, oggi abbiamo dominato. Abbiamo ancora 10 partite e per l'Europa ci crediamo, anche in difesa abbiamo fatto meglio concedendo poco. Vidic ha giocato bene, con Juan terzino eravamo ben coperti ma abbiamo perso in fase di spinta. La squadra in questi mesi è migliorata moltissimo, in campionato abbiamo quasi sempre fatto bene".

Il sampdoriano Eder, uomo partita grazie alla splendida punizione al minuto 65, sogna l'Europa e si gode la chiamata di Antonio Conte: "Sapevamo che sarebbe stata una partita molto importante per staccare l'Inter, ora sono 11 punti dietro ma ci sono ancora 10 partite e non possiamo abbassare la guardia. Per definire gli obiettivi vediamo tra 4-5 partite dove saremo. Ringrazio i compagni perché la convocazione in Nazionale è anche merito loro".

Il tecnico dei blucerchiati Mihajlovic ammette la buona prestazione dei nerazzurri ed elogia l'atteggiamento della sua squadra: "L'Inter ci ha messo in grande difficoltà e noi siamo stati stati bravi a ripartire, forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma la vittoria è merito di questi ragazzi. Ora pensiamo partita dopo partita e poi vediamo dove arriveremo. Muriel ed Eto'o ci hanno dato più qualità e più soluzioni, siamo più forti rispetto al girone d'andata".