L'Inter si compatta e torna ad allenarsi a pieno regime, in attesa di scendere in campo, sabato, a San Siro. Match sulla carta abbordabile, a Milano arriva il Parma, privo di capitan Lucarelli e impegnato a sbrogliare la matassa societaria, per evitare di ripartire dalla Serie D. Serve una pioggia di milioni ai ducali per conservare almeno la serie cadetta. L'Inter resta però concentrata, guarda all'interno della Pinetina e ascolta i suggerimenti di Mancini, che urla e si sbraccia, mostrando di credere ancora nella stagione corrente, avara fino ad oggi di soddisfazioni. Dieci gare, solo dopo un bilancio, questo il pensiero ribadito dal tecnico. 

Con il rientro dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali, l'organico prende forma e nasce l'idea dell'undici da opporre ai ducali. Alcuni, come Shaqiri, si allenano in solitaria, altri a regime ridotto, vedi Ranocchia, Podolski scalpita. Il tedesco corre in campo, sabato tocca a lui, con Icardi fermato dal giudice sportivo. Quello tra l'argentino e il tedesco potrebbe essere l'unico avvicendamento nell'undici titolare, perché Mancini pare intenzionato a confermare per 10/11 l'Inter, spedendo ancora una volta in panchina Hernanes e Kovacic. 

Il croato, smaltito il problema al ginocchio, è a disposizione, ma difficilmente il tecnico "intacca" la mediana tipo, formata da Brozovic, Guarin e Medel, e Shaqiri è ad oggi insostituibile. Qualche chance per Hernanes, se non altro per quanto mostrato in allenamento in questi giorni. 

Nagatomo è pronto, a Mancini la decisione. Assenti Dodò, Jonathan e Kuzmanovic.