Rilanciare o meno Mateo Kovacic? Dare libertà al genietto croato o propendere per un undici più quadrato, meno creativo, ma più equilibrato? Roberto Mancini parte da qui, in vista del derby in programma domenica sera. Gli allenamenti che conducono alla stracittadina aprono alla doppia alternativa, dal 4-3-1-2, modulo scelto in corsa d'opera per proteggere la retroguardia, al 4-2-3-1, schieramento prediletto dal Mancini allenatore. 

Le assenze di Brozovic e Guarin per squalificano aprono alla rivoluzione di mezzo e il tecnico si muove tra la carta Obi e la scommessa Kovacic. In caso di comparto a tre, favorito il nigeriano, fosforo da affiancare a Medel ("I derby si vincono con cuore, intelligenza e huevos") e a Hernanes. Scelta ovvia, indirizzata dalla buona prova del brasiliano a Verona e dalla difficoltà ad accostare due giocatori per certi versi simili come Hernanes e Kovacic, entrambi più improntati all'offesa. 

Da segnalare il rientro, in questi giorni, del serbo Kuzmanovic, arruolabile per il derby. Carta a partita in corso, importante, vista la capacità di abbinare con costrutto le due fasi di gioco. 

La speranze di Kovacic crescono invece se si passa al 4-2-3-1, con Hernanes posto sulla linea dei tre alle spalle di Icardi. Con il brasiliano trequartista, Kovacic al fianco di Medel, per abbinare alla fisicità del cileno, la scioltezza in costruzione dell'ex Dinamo Zagabria. 

Nessun dubbio nel reparto d'attacco. Palacio e Icardi sicuri del posto, come Shaqiri. Icardi è il riferimento centrale, per Palacio e Shaqiri varia la posizione a seconda della disposizione in campo. Esterni o punti di riferimento vicino all'argentino. In difesa, Santon, smaltito l'affaticamento, può scendere in campo, ma resta viva anche l'ipotesi D'Ambrosio. Ranocchia al centro, con Vidic, Juan dirottato a sinistra per creare un muro davanti ad Handanovic.