Il successo sulla Roma, seguito dalle battute d'arresto di Fiorentina e Sampdoria, rende decisivo l'anticipo in programma domani al Friuli. L'Inter, attesa dal turno infrasettimanale, reduce da due vittorie e un pari, vede l'Europa farsi improvvisamente a portata di mano. In cinque punti sono racchiuse cinque squadre e il calendario sorride ai nerazzurri. Mercoledì la Fiorentina è attesa allo Stadium, il Genoa va a San Siro per sfidare il Milan, mentre il Torino è di scena al Barbera. La tavola è apparecchiata per un ulteriore salto verso l'alto, ocorre quindi preparare con la massima concentrazione la visita all'ex Stramaccioni.

L'Udinese, tranquilla a quota 38, viene dalla vittoria casalinga contro il Milan di Inzaghi e punta a dare continuità a un campionato fin qui fatto di alti e bassi. Mancini, dal canto suo, è nel miglior momento dal ritorno in panchina. L'Inter sembra assorbire i dettami del tecnico, le modifiche tattiche funzionano e il coraggio porta i giusti dividendi. Nella gara con la Roma, azzardo e successo, ora un altro test. Il tecnico è combattuto, strattonato da due idee. Confermare chi fin qui ha ben fatto o rilanciare alcuni giocatori messi da parte nel periodo recente? Si gioca a distanza di pochi giorni, può essere utile un turnover attento?

A rischio soprattutto Brozovic. Con la Roma un'altra prova incolore, senza arte ne parte, ora la panchina è a un passo, perché i 20 minuti finali di Kovacic spingono all'ottimismo. Da un recupero nella trequarti difensiva del gioiellino ex Dinamo nasce il vantaggio nerazzurro. Mancini sottolinea l'attitudine nel post-partita e preannuncia il momento - Kovacic.

Più difficile trovar spazio per Xherdan Shaqiri. Hernanes risponde a suon di prestazioni, sulla trequarti è nel giardino di casa, il sinistro che fulmina De Sanctis e apre Inter  - Roma è per esteti. Il brasiliano può occupare solo quella zolla di campo, solo in quella porzione sa essere devastante. Shaqiri è la fiamma che può accendere la partita, ma al via, al momento, è fuori dagli undici, a meno di un'inversione di tendenza netta, con ritorno al 4-2-3-1.

Il ritorno di Medel, dopo la squalifica, pone l'ennesimo ballottaggio in mediana. Guarin è carta fissa, Gnoukouri punta alla terza da titolare. Il diciottenne ivoriano è la sorpresa di questo scorcio di stagione. Con l'Udinese, per una maglia lui e il citato Kovacic, a seconda dell'impronta scelta da Mancini.

In difesa, alcune defezioni. Ranocchia e Juan sono out per squalifica, certo quindi il rientro in corsia di Santon. Al centro serve un nuovo partner per Vidic. Campagnaro è fuori per infortunio, spazio ad Andreolli (o a Felipe), Medel è la scelta d'emergenza.