Mancini e Pioli sfruttano le ultime indicazioni per comporre l'undici perfetto, Inter e Lazio si presentano all'appuntamento dell'Olimpico con la consapevolezza di essere all'esame finale. La corsa all'Europa si ferma a Roma e solo una delle due squadre può uscire questa sera rinfrancata e lanciata verso lidi prestigiosi. Sull'undici biancoceleste, pende una pressione ulteriore. Il pubblico di casa sogna lo sgarbo alla Roma, battuta a San Siro e ora a portata di mano.

Mancini vive invece una situazione diversa, l'Inter, punita dalla Uefa, è un cantiere aperto, in perenne evoluzione, si lavora sul mercato quasi come in campo, alla ricerca di profili accattivanti e occasioni in saldo. La spinta emotiva offerta dal tecnico contagia giocatori e addetti ai lavori, Mancini vuole vincere, subito. Parla di Scudetto e traguardi, l'ex Lazio, lanciando a Thohir un monito.

Tornando al confronto di questa sera, sfida intrigante, perchè l'Inter, senza la pressione dell'esigente platea del Meazza, gioca con mente sgombra e la Lazio, superate le difficoltà delle precedeti settimane, dovute ad assenze e lacune, è oggi nuovamente squadra.

Mancini vara un'Inter simile a quella delle ultime uscite. Hernanes è il trequartista, con buona pace di Shaqiri, Icardi e Palacio sprintano davanti, in mezzo la garra di Medel e Guarin, Ranocchia, recuperato, a far coppia con Vidic. I dubbi riguardano l'esterno di destra - D'Ambrosio, vivace con il Chievo, favorito su Santon - e la mezzala di sinistra - Gnoukouri, rimesso in naftalina dopo Milan e Roma, pronto a riprendersi una maglia a danno di Kovacic, in nome dell'equilibrio - Juan confermato nel ruolo di terzino.

Pioli ritrova Biglia e Klose, ma non De Vrij. La defezione del totem olandese complica i piani, perché la difesa, senza De Vrij, corteggiato dai ricchi club d'Europa, si inceppa. Con Mauricio, in campo Ciani. Mauri è pronto ad agire alle spalle di Klose, ai lati Candreva e F.Anderson, straordinario nella gara d'andata, in mediana, con il citato Biglia, il prezioso Parolo. Probabile panchina per Cataldi.

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Johnathan Scaffardi
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