Uno scherzo da ex. La capriola di Hernanes gela l'Olimpico, i fischi di paura annunciano la "vendetta" del figliol prodigo. Una punizione beffarda, potente, sul palo di Marchetti, un perfetto inserimento, finalizzato da un sinistro curato, due gol che spengono l'iniziale entusiasmo di casa per il gol di Candreva, due gol che proiettano l'Inter verso la zona Europa, a caccia di Fiorentina e Sampdoria.

La Lazio scaraventa in campo le doti consuete. Gioca e segna in avvio, poi si ritrae per colpire in velocità, ma è vittima di un'ingenuità di Mauricio, beffato da un grande Palacio. Il rosso al centrale complica i piani, nella ripresa è Marchetti a lasciare anticipatamente la scena - fallo su Icardi in area e rosso anche per lui - Berisha si esalta e neutralizza il penalty di Hernanes, ma il fortino crolla sul più bello, colpito dal genio di Palacio e dalla freddezza di Hernanes.

La partita - Le indiscrezioni della vigilia trovano conferma al via. Mancini sceglie Hernanes e sorprende parzialmente con Kovacic. Impronta offensiva, che Pioli accoglie con piacere lanciando un tridente alle spalle di Klose. Biglia in regia, Ciani per l'indisponibile De Vrij.

Minuto 7, Lazio avanti. Felipe Anderson semina il panico, serve dietro Candreva, conclusione di prima intenzione e palla alle spalle di Handanovic. Il portiere sloveno sporca il tiro, ma non riesce ad opporsi con successo. Difesa dell'Inter già sotto accusa, con Ranocchia fuori posizione e F.Anderson troppo libero di inventare. L'Inter reagisce e al 13' sfiora il pari. Hernanes mette nel buco per Icardi, punendo la linea non perfetta della Lazio, l'argentino sceglie la potenza e spara alle stelle. Fiammata di casa poco dopo. Klose detta il passaggio in profondità, D'Ambrosio contrasta Mauri, ma arriva Parolo a botta sicura, Handanovic cancella tutto, Ranocchia salva in seconda battuta di testa. Pari Inter al 23'. Kovacic scodella una palla di lusso per Palacio, Mauricio mette giù l'attaccante, chiara occasione da rete e rosso indiscutibile. Dal piazzato, la parabola perfetta di Hernanes. Proteste veementi della Lazio per la posizione - irregolare - di Medel, in traiettoria. Pioli risistema la Lazio inserendo Braafheid per Mauri. Il pari placa la partita, perché l'Inter prende possesso della gara, ma non sfonda e la Lazio attende lo spazio per ripartire. Biglia non trova Klose, Icardi lamenta una trattenuta in area, le emozioni scemano. Sul finire di frazione, problema fisico per Guarin, dopo aver calciato, bene, una punizione. Al riposo, è 1-1.

Ad inizio secondo tempo, la prima novità. Guarin non ce la fa, Mancini cambia uomini e assetto, Podolski in campo e 4-2-3-1. A sfiorare il vantaggio è però la Lazio, al 59'. Candreva penetra centralmente e serve Klose, Juan ingenuo si fa tagliar fuori, ma Handanovic è grande in uscita. Due minuti e altro episodio chiave. Icardi duetta con Hernanes e anticipa Marchetti, per Massa, sorretto dal giudice di porta, è rigore e rosso. Berisha, dentro per Klose, chiude la porta a Icardi, si resta in parità, ancora una volta. L'Inter accusa il colpo, Hernanes, diffidato, prende il giallo, il giropalla è lento, prevedibile, e la Lazio, con due linee vicine e attente, non trema. Solo Kovacic sembra avere il talento per accendere la luce, Podolski sparacchia male due-tre occasioni e Mancini richiama, urlando, i suoi. La partita gira a sei dal termine. Palacio, col tacco, favorisce l'inserimento di Hernanes, il brasiliano, a tu per tu con Berisha, non sbaglia. 1-2, l'Inter c'è, la Lazio esce tra gli applausi e recrimina per qualche scelta arbitrale.