Una grande squadra, si sa, non può prescindere da un grande portiere. Inter-Juventus, da questo punto di vista, è anche la sfida tra Gianluigi Buffon e Samir Handanovic, i due migliori portieri della Serie A, senza discussione. Caratteristiche diverse, carriere diverse, età diverse, ma efficacia e professionalità decisamente simili.

Impossibile non partire da Gigi Buffon, uno di quei giocatori in grado di diventare leggenda pur essendo ancora in attività. Quanto il portierone di Carrara rappresenti per i tifosi juventini e per il calcio italiano è cosa nota. Arrivato a Torino nell'estate del 2001 - dopo aver esordito in Serie A con il Parma a soli 16 anni - può vantare un palmares ricco di 6 scudetti e 4 Supercoppe italiane, a cui ne va aggiunta una con i ducali ottenuta in virtù della vittoria in Coppa Italia, sempre con il Parma, nella stagione 1998-1999. E proprio in Emilia, a fine secolo scorso, è arrivato l'unico trofeo continentale per club: la Coppa Uefa, con Malesani in panchina, l'ultima vinta da un club italiano. Manca, insomma, solo la Champions League, che ora dista 90 minuti e sarebbe il coronamento di una carriera da sogno, culminata per ora il 9 luglio 2006, proprio nello stadio in cui, tra poco più di tre settimane, si giocherà la Coppa dalle grandi orecchie. Gli scherzi del destino. Teatro era e sarà l'Olympiastadion di Berlino, che ci rese Campioni del Mondo per la quarta volta, e che gli garantì uno storico secondo posto nel Pallone d'Oro del 2006, a tanto così dall'eguagliare Yashin, l'unico portiere fino ad oggi in grado di vincere quel trofeo, e anche l'unico portiere, forse - in questo caso dati oggettivi non ce ne sono - in grado di soffiargli il primato nella classifica dei più grandi numeri uno di tutti i tempi.

Dall'altro lato del terreno di gioco ci sarà invece Samir Handanovic, l'uomo di ghiaccio. Per lui potrebbe essere l'ultimo derby d'Italia. Con il contratto in scadenza nel 2016, arrivato a trent'anni Samir sa che il prossimo potrebbe essere l'ultimo grande contratto della sua carriera. Non è una questione di soldi, quanto di ambizioni, di Champions League per intendersi. E in effetti Handanovic la massima competizione europea se la meriterebbe tutta. Che sia un pararigori è noto in tutto il mondo calcistico: 17 penalties neutralizzati su 52, in pratica uno ogni tre. E la media si sta pure alzando, visto che negli ultimi 8 ne ha parati 7. Ma ricordarlo solo per questo sarebbe riduttivo: lo sloveno, infatti, è un portiere completo, tra i migliori in Europa se non al mondo. Freddezza, istinto, riflessi sono solo tre tra le sue migliori qualità. Insomma, un portiere che non merita certo quello zero nella casella palmares. Per questo, in estate, quasi certamente lascerà i nerazzurri per cercare fortuna altrove. Forse in Italia, con la Roma che lo vorrebbe per il dopo De Sanctis, forse in Premier.

Uno legato per sempre ai bianconeri, l'altro destinato a salutare. Ma in comune quel numero sulla maglia da cui molto dipendono le fortune dei compagni. Perché di sicuro, Buffon e Handanovic, non sembrano voler lasciare ad altri la scena.