L'Inter chiude la propria disgraziata stagione con una vittoria. Gli uomini di Mancini hanno ragione dell'Empoli con un emozionante 4-3 in un match tutt'altro che scontato. Una gara dominata, che stava sfuggendo di mano nel modo più clamoroso, ma che poi è stata portata a casa seppur con un brivido finale. Soprattutto è tanta la soddisfazione per Mauro Icardi di avere conquistato il titolo di capocannoniere della Serie A, in coabitazione con Luca Toni. Il 38enne e il quarto Pichichi più giovane della storia della Serie A chiudono appaiati a quota 22 reti.

Dopo un primo tempo dominato ma senza reti, i nerazzurri riescono a superare il sin lì ottimo Davide Bassi coi gol di Rodrigo Palacio prima e Mauro Icardi poi. Sembra il momento migliore, poi un corto circuito della difesa consente a Mchedlidze e Pucciarelli di impattare. Ci pensa Brozovic, al primo gol in nerazzurro, e ancora Icardi, prima che ancora Mchedlidze fissi il punteggio sul 4-3 finale. Gara divertente, che purtroppo non basta all'Inter per agganciare in extremis il treno europeo; rimane la soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto da Icardi e l'ottavo posto in classifica che consente di evitare i preliminari di Coppa Italia.

Ultima uscita stagionale per l'Inter di Roberto Mancini, che a San Siro ospita l'Empoli di Maurizio Sarri, indubbia sorpresa di questo campionato. Nerazzurri che ormai hanno pochissimo da chiedere ad un torneo vissuto tra alti e bassi ma che provano a tenere viva una piccola speranza per l’accesso alla prossima Europa League. Obiettivo difficile perché per ottenerla non solo dovranno conquistare i tre punti ma anche sperare nel risultato positivo del Parma sulla Sampdoria e sulla definitiva non concessione della licenza Uefa al Genoa.

Occhi puntati allora su Mauro Icardi che, in caso di tripletta, potrà rubare lo scettro di capocannoniere a Luca Toni in vetta alla classifica a quota 22. Proprio l'argentino guida l'attacco nerazzurro insieme a Rodrigo Palacio, con Hernanes alle spalle delle due punte. Sulla corsia di destra Yuto Nagatomo, mentre Felipe giocherà in mezzo alla difesa al fianco del contestato Andrea Ranocchia. Di fronte ai nerazzurri ci sarà Sarri all’ultima apparizione sulla panchina dell’Empoli. Il tecnico napoletano ha portato i toscani alla salvezza con largo anticipo attirando su di sé l’attenzione di grandi club anche europei. Insieme a lui potrebbe lasciare la toscana anche Mirko Valdifiori vera rivelazione del centrocampo empolese. Nell'Empoli, spazio alla coppia Mchedlidze-Pucciarelli, con Saponara, ex Inter, alle loro spalle.

Ultimo turno dunque con un occhio a quello che sarà. Dopo aver rassicurato sulla permanenza in nerazzurro, Mancini continua a chiedere a gran voce acquisti di grande valore. La speranza per il tecnico jesino è che il lavoro portato avanti in questa annata possa aver costruito una solida base per ripartire subito nella rincorsa ad un piazzamento Champions.

PRIMO TEMPO Nerazzurri in campo con la nuova maglia a strisce verticali per il tanto desiderato ritorno alla tradizione. E partita iniziata con qualche minuto di ritardo per rispettare la contemporaneità con gli altri campi. Padroni di casa con l’obiettivo primario di portare al gol Icardi, ancora in corsa per lo scettro di capocannoniere. Partono bene gli uomini di Mancini che al 6’ guadagnano il primo corner del match dopo un buon sinistro dalla distanza di Nagatomo deviato da Bassi. Buona la potenza del giapponese ma tiro troppo centrale. Ritmi piuttosto blandi in avvio con l’Empoli che ancora una volta si dimostra organizzato concedendo pochissimo all’avversario. Nel frattempo il Toro si porta sul 2-0 e scavalca i nerazzurri in classifica.

Nerazzurri che non riescono ad imprimere al match la giusta sterzata. Al 15’ ci prova Brozovic: il croato orchestra una ripartenza poi cerca la conclusione a giro troppo facile per Bassi. Cinque minuti più tardi Mancini è costretto al primo cambio con Santon per Felipe. Il difensore italo-brasiliano, reduce da un contrasto con Mchedlidze non è in grado di proseguire. Ma l’Inter prova a prendere campo. Al 23’ Icardi liscia da posizione favorevole, la palla diventa allora un assist per Brozovic che però spara alto. L’Empoli inizia a disunirsi e i nerazzurri trovano coraggio. Al 29’ Palacio si avventa di testa sul cross di Nagatomo dalla sinistra, ma l’argentino manda alto il pallone. Il giapponese è tra i migliori alla mezz’ora. Attacca ancora l’Inter e al 34’ va vicinissimo al vantaggio. Tiro di Hernanes ribattuto, il pallone arriva a Icardi che calcia di prima intenzione: Bassi respinge con i piedi. Il portiere ei toscani è bravissimo sul diagonale dell’argentino. Bassi si conferma qualche minuto più tardi respingendo il tiro rasoterra di Palacio.

È un assedio dei padroni di casa ma l’appuntamento con il gol non arriva. Ci prova allora Medel dal limite dell’area al 41’ ma la conclusione volante esce di poco. L’Empoli è in affanno. Sarri si arrabbia con i suoi perché difendono troppo bassi e l’Inter riesce ad arrivare con più frequenza in area. Al 43’ il tecnico dei toscani richiama Saponara per Verdi. L’ex Inter accusa qualche problema ma ne aveva creati non pochi ai nerazzurri. Al 45’ cross di Brozovic per Palacio che stacca di testa, alto sopra la traversa. Bella azione dell’Inter in questo caso, tutta di prima. Nel secondo dei due minuti di recupero, Kovacic ed Hernanes non si intendono sulla torre di Icardi: il brasiliano ostacola il croato, azione molto bella mandata all'aria.

SECONDO TEMPO Giusto il tempo di tornare in campo che l’Inter trova il vantaggio. Lancio in profondità di Kovacic, che con un’apertura perfetta serve Icardi che mette fuori causa Bassi e appoggia per Palacio: il Trenza a porta vuota non deve fare altro che buttarla dentro. Grande generosità del numero 9 nerazzurro che preferisce servire il compagno in posizione più favorevole. Ma è la partita di Icardi e al 53’ l’argentino trova il gol del raddoppio. Ancora un pallone in verticale di Kovacic per Maurito che da solo trafigge Bassi. Sale dunque a quota 21 gol in campionato, a solo una rete di distanza da Toni. Icardi che due minuti più tardi avrebbe sui piedi il pallone per la doppietta ma spreca tutto svirgolando malamente. L’Inter adesso sembra inarrestabile. Al 56’ Palacio sorprende la retroguardia dell’Empoli su cross di Medel ma poi chiude troppo la conclusione.

E allora i toscani reagiscono e in 4 minuti rovano il pareggio. Mchedlidze al 59’ approfitta di una deviazione su percussione di Croce e da pochi metri batte Handanovic. Poi, su gran palla di Verdi, Pucciarelli salta Ranocchia e, con il destro, mette la palla nell’angolino. Inter in tilt e difesa di burro. Mancini non demorde ed incita i suoi. Il solito Icardi sbaglia l’impensabile Ad un metro dalla porta sbaglia la conclusione e manda fuori a tu per tu con Bassi. Dall’altra parte Handanovic compie il miracolo su Mchedlidze, poi il fischiatissimo Ranocchia si immola su Pucciarelli. Ma il gol è nell’aria e al 70’ lo trova Brozovic. Finalmente il croato trova il primo centro con la maglia dell'Inter, approfittando di una bella sponda di Icardi dopo azione insistita.

Icardi però insiste, vuole la doppietta e la trova al minuto 77’. Botta di potenza in area su assist di Hernanes dell’argentino, che lascia Tonelli e Bassi di sale e aggancia Luca Toni in vetta alla classifica capocannonieri a quota 22. Mancano ancora dieci minuti e il numero 9 nerazzurro tenta il tutto per tutto. All’83’ è davvero sfortunato quando, lanciato in area viene ostacolato da Rugani e perde il controllo del pallone. L’Inter sulla destra soffre, Pucciarelli allora ci prova ma manda alto. All’85’ Palacio cerca la doppietta personale provando uno splendido tiro a giro ma Bassi vola e gli dice di no. Doppietta che all’87’ trova Mchedlidze. Il georgiano capitalizza con un rasoterra l’ottimo contropiede innescato da Vecino su palla persa da Podolski. Nell’ultimo dei minuti regolamentrai Palacio lascio il posto a per il debutto in Serie A. Non succede più nulla però. L’Inter chiude la sua stagione battendo 4-3 l’Empoli in casa.