Erick Thohir osserva l'Olympiastadion, scruta l'atmosfera di Coppa, l'elettricità di una notte di Champions e scorre rapidamente l'album della prima stagione in nerazzurro. Foto sbiadite, sguardi poco convinti, un'annata di transizione, il passaggio da Mazzarri a Mancini.

L'attesa è per il prossimo mercato, il primo della ditta Mancini - Thohir, dopo l'antipasto di gennaio. Il tecnico, ambizioso, ha fretta di vincere, non esita a sottoporre al vaglio del Presidente profili alti, impegnativi. L'indonesiano non si tira indietro, valuta il da farsi, tra entrare e uscite, cessioni illustri e occasioni da cogliere. Murillo è il primo tassello dell'Inter 2015/2016, ma i giocatori in grado di stuzzicare la piazza sono altri. Non Touré, àncorato al City, forse Benatia. Il marocchino è il prescelto per il comparto arretrato, ma il Bayern è bottega cara, non ha esigenze economiche, e il difensore piace a tanti. Si lavora, con attenzione. Thiago Motta resta in pole in mediana, Mbia è svincolato ma non convince, Kondogbia è perfetto ma anche qui c'è concorrenza, a cifre non di saldo. Poi Jovetic, Aubameyang, Cuadrado, una margherita di infiniti petali, ma ricca di spine.

 "Il rinnovo di Icardi? Stiamo lavorando duramente per costruire una grande squadra. Dobbiamo supportare Roberto Mancini e Icardi diventerà una stella della nostra squadra. Vogliamo creare una rosa competitiva insieme al nostro allenatore. Quale sarà il prossimo rinforzo? Non lo so, dipende dal mercato - sottolinea -. Come sapete, non voglio fare nomi perché è impossibile prevedere lo sviluppo delle trattative. Sicuramente vogliamo che sia una bella estate, come è successo l'anno scorso e nell'ultima finestra invernale. Abbiamo portato a Milano buoni giocatori, ma l'aspetto più importante non riguarda i singoli innesti ma la volontà di costruire una squadra solida".

"Mancini ha chiesto 8-9 acquisti? Credo che il problema non sia il numero di giocatori. Stiamo lavorando su alcuni rinnovi e abbiamo già portato a termine l'acquisto di Murillo - conclude -, ma la cosa fondamentale è che i giocatori possano aiutarci a costruire una grande Inter. Non penso che la soluzione sia una squadra di stelle, vogliamo una formazione fatta di giocatori che diano il massimo per l'Inter".

Questo invece il pensiero del n.1 nerazzurro sulla sfida di questa sera tra Juventus e Barcellona.

"Faccio i complimenti a entrambe le squadre, sono formazioni eccellenti e per me non è importante chi vincerà. Il percorso positivo delle italiane in Europa è un bene per la nostra Serie A, ma dobbiamo cercare di fare in modo che il nostro campionato diventi più solido".