Verso Marsiglia, tra le mani buone sensazioni, una valigia carica di propositi. L'Inter corre da Imbula, a riferire con l'OM, per mettere la firma su una trattativa bloccata dall'approdo in nerazzurro di Geoffrey Kondogbia. Dopo la pausa dei giorni scorsi, Mancini torna a sognare il doppio colpo in mediana, la costruzione della nuova Inter passa dalla terra di mezzo, dove il tecnico vuole allestire una trincea di livello europeo. 

Imbula è uno dei maggiori prospetti del calcio continentale, è giovane, ha margini di progresso importanti ed è pronto a vestire la casacca nerazzurra per gli anni a venire. Resta da trattare con il club, perché l'iniziale intesa per un trasferimento definitivo non può trovare continuità. Spazio a una formula diversa, che agevola l'Inter, costretta a non appesantire eccesivamente il bilancio. Prestito oneroso, obbligo di riscatto fissato a circa 18 milioni. Questa la missiva di Thohir all'OM. 

I margini per la buona riuscita dell'affare ci sono, perché tutti puntano nella medesima direzione. L'Inter mette quindi in naftalina le trattative al risparmio, F.Melo e Thiago Motta (più il primo del secondo) e va all-in su Imbula, il profilo che stuzzica il Mancio. 

Si lavora anche sul fronte cessioni. Prosegue la chiacchierata col Watford per il duo Santon - Kuzmanovic (il terzino vuol rimanere però all'Inter), emerge l'idea di rinunciare a Shaqiri per rivoluzionare il comparto esterni. Lo svizzero è in bilico e Mancini chiede due innesti ai lati di Icardi. Salah e Perisic, si parte da qui. In attesa di conoscere la volontà dell'egiziano, atteso da un confronto con la Fiorentina, l'Inter valuta un sacrificio pesante e a fianco di Kovacic si installa Shaqiri, fiore all'occhiello del mercato invernale, sbiadito al sole di primavera. 

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Johnathan Scaffardi
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