Un piccolo intoppo, al momento un ritardo di poco conto. L'Inter resta in vantaggio sul fronte Imbula, ma l'inserimento del Porto ritarda la conclusione dell'affare. Dopo l'accelerata dei giorni scorsi, con tanto di definizione dell'operazione - prestito oneroso su base biennale, con obbligo di riscatto, esborso complessivo di 20 milioni - la frenata silenziosa delle ultime ore. 

Il giocatore chiede al club nerazzurro un ingaggio importante, oltre i 2 milioni concordati su base quadriennale, forte dell'impronta dettata dal Porto, disposto non solo ad aumentare l'offerta al Marsiglia, 22 milioni a dispetto dei 20 dell'Inter, ma anche quella al giocatore.

Mancini confida nella volontà del ragazzo di raggiungere l'Italia e l'Inter, l'accordo col Marsiglia è totale, e Imbula, da tempo, è pronto a vestire la casacca nerazzurra. Manca in sostanza la firma, resta da mettere nero su bianco quanto pattuito da giorni. L'impressione è che si tratti di un gioco studiato per strappare qualcosa in più, come riporta, nell'edizione odierna, la Gds

Nelio Lucas lavora sottotraccia e il Porto, al tavolo del mercato, è avversario pericoloso, perché ha milioni e idee, ma l'Inter gode di un considerevole punto a favore. La trattativa è in dirittura d'arrivo e qualsiasi inserimento pare tardivo, l'Inter sa che non occorre svenarsi, ha una sorta di patto verbale e su quello fonda le sue pretese. 

In attesa di Imbula e di Salah, spazio al nuovo look offensivo. L'egiziano resta la prima scelta del club, ma l'offerta della Fiorentina è importante. In caso di "no", altro squillo a Stamford Bridge, per Cuadrado. Senza dimenticare Jovetic e Perisic. Montoya è a un passo, Santon, dopo il rifiuto al Watford, potrebbe ascoltare le sirene capitoline. La Roma punta l'azzurro per la corsia di sinistra.