Kovacic: "Posso giocare davanti alla difesa, ora siamo forti abbastanza per vincere"

Mateo Kovacic ha parlato ai microfoni di Inter Channel della nuova posizione in campo pensata da Mancini per lui e della forza della nuova Inter.

Kovacic: "Posso giocare davanti alla difesa, ora siamo forti abbastanza per vincere"
Mateo Kovacic, giovane talento dell'Inter
FraNas
Di Francesco Nasato

Per lui sono comparsi striscioni da parte dei tifosi per chiedere una sua permanenza all'Inter. Loro credono fermamente nel talento di Mateo Kovacic che nonostante sia un classe '95 ha già una discreta esperienza con il calcio che conta. Il dilemma che riguarda la sua posizione in campo, però, è stato uno degli argomenti più dibattuti negli ambienti Inter da quando il croato è a Milano. Trequartista, mezzala o regista, questi i dubbi nerazzurri.

Mancini, dopo averlo visto all'opera la scorsa stagione, semba aver scelto per Kovacic la strada davanti alla difesa. Un ruolo che lo stesso giocatore pensa e crede di poter interpretare come spiega a Inter Channel: "Con Stramaccioni giocavo lì tante volte. È un ruolo più difficile perché devi essere sicuro, ma con le mie qualità posso farcela tranquillamente. Devo migliorare nella fase difensiva, ma con gli altri centrocampisti mi trovo bene. In quel ruolo bisogna sbagliare pochi passaggi, ma con Mancini sto imparando a farlo. In questi anni sono già migliorato tanto, non solo a livello calcistico ma anche come ragazzo. In Croazia si lavorava con la palla ma non sulla tattica."

Oltre alla crescita personale ci sono, però, anche gli obiettivi di squadra, come la vittoria di un trofeo: "Mi manca un trofeo e se la Juventus vince da qualche anno, noi ora siamo forti. Abbiamo tanti giovani preparati e calciatori d’esperienza, possiamo tornare in alto. Stiamo lavorando per fare una stagione migliore rispetto alle ultime due. Il fatto di non essere titolare mi mette un po' in difficoltà, non giocando tutte le partite a volte vuoi far vedere quello che sai fare e sbagli. Invece giocando sempre, passaggi e dribbling riescono meglio. Lo scorso anno per me è stato difficile, però verso la fine sono tornato in campo e va bene così."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni