Inter - Bayern, dolci ricordi. Maggio 2010, il Principe Milito si prende Madrid e la Champions, l'Inter assapora nuovamente l'ebbrezza europea, Mourinho corona il triplete e scappa a Madrid. Da allora, per i nerazzurri, una lenta descensio, il saluto al calcio che conta e il rientro nei ranghi della mediocrità. Quella di quest'oggi, in Cina, è un'amichevole che segna uno spartiacque importante, perché l'Inter bussa alla porta della ricca Europa per vestire nuovamente i panni dell'attrice protagonista. Un tecnico di primo livello, Mancini, acquisti importanti, per colmare almeno in parte il divario con le grandi del vecchio continente. Il progetto firmato Mancini - Thohir è agli albori, ma i segnali sono senza dubbio positivi. Il lavoro sul mercato certifica la voglia di cancellare il recente passato e il Bayern è l'avversario giusto per misurare lo stato di crescita.

Dopo una prima fase a Brunico, dedicata a un lavoro tecnico-tattico, ora la squadra si appresta ad affrontare la seconda fase a Shanghai, amichevoli di primo piano per abituare il gruppo a partite di alto livello, per acquisire nuovamente confidenza con le alte sfere del pallone.

Stagione, quella alle porte, fondamentale anche per Guardiola. La cocente delusione Champions delle ultime due stagioni non può essere alleviata dal titolo in Bundes. La dirigenza pretende l'alloro europeo e Pep deve cancellare diversi malumori. Al momento, il mercato vive di un sol colpo, Douglas Costa, mentre Goetze resta un punto interrogativo. Il tedesco, decisivo nella finale mondiale con l'Argentina, piace alla Juve e non "ama" particolarmente Guardiola. Situazione in divenire.

Inter e Bayern scendono in campo alle 14 ora italiana. Le scelte dei due allenatori appaiono definite. Grazie a una maschera protettiva, Murillo è pronto a scendere in campo dal primo minuto, al fianco di Ranocchia. Sugli esterni, conferma per Montoya e per il giovanissimo Dimarco, apprezzato contro il Carpi. Bocciatura evidente per Santon e Nagatomo.

Curiosità per il reparto centrale. Mancini mette Kovacic in regia, dando continuità a quanto provato nelle ultime settimane, ai lati del croato il connazionale Brozovic e Kondogbia. In attesa di ali offensive in grado di supportare Icardi, spazio ancora al 4-3-1-2, con Hernanes alle spalle di Palacio e Icardi.

Guardiola risponde con il 4-3-3, Benatia e Boateng coppia centrale a protezione di Neuer, Alaba e Rafinha terzini. Xabi Alonso gestisce il traffico in mediana, Lahm è l'elemento d'equilibrio, T.Alcantara un incursore di qualità. Al fianco di Lewandowski, il chiacchierato Goetze e Muller. Douglas Costa, elogiato da Hernanes nella conferenza della vigilia, parte dalla panchina.