Stevan Jovetic e l'Inter, mai così vicini. All'immobilismo sul fronte Perisic, fa da contraltare l'accelerata nella trattativa che vede protagonista il montenegrino. Jovetic è in uscita da Manchester, l'avventura in Premier è agli sgoccioli, il rapporto con Pellegrini da mesi ai minimi termini. L'Inter, date le difficoltà riscontrate nell'operazione Salah - al "no" secco della Fiorentina, si aggiunge la forte concorrenza di Roma e, in ultima istanza, Napoli - spinge per l'ex giocatore della viola.

Mancini apprezza Jovetic per diversi motivi. La qualità è indiscutibile, a questa si aggiunge la confidenza con il calcio italiano. Nella parentesi in Serie A, gol e assist, una perfetta simbiosi con la realtà del bel paese. Da non trascurare, infine, la duttilità di Stevan. Jovetic è per natura un rifinitore, ma può mettersi anche al fianco di Icardi, da seconda punta, o addirittura ricoprire l'esterno in una linea a tre alle spalle del riferimento centrale. Non un'ala pura, ma un giocatore di talento, comunque in grado di accendere la manovra.

L'operazione è ai dettagli, grazie soprattutto alla scelta del City di scendere dall'iniziale richiesta di 20 milioni. La formula è sempre la stessa, prestito  oneroso con obbligo di riscatto. 3 milioni subito, 12+bonus per acquisire a titolo definitivo il montenegrino.

Jovetic è il primo tassello per il settore avanzato, in attesa di sbloccare l'affare Perisic. L'accordo tra l'Inter e il giocatore esiste da tempo, ma il Wolfsburg nicchia. Il croato gioca e segna in amichevole, mentre l'Inter attende l'uscita di Shaqiri. Lo stallo non gioca a favore dei nerazzurri, perché nel frattempo si vocifera di una maxi-offerta del City per De Bruyne. I tedeschi non possono privarsi di entrambi, ovvio quindi che una partenza escluda l'altra. Thohir prepara l'affondo al termine della tournée cinese. A meno di grosse sorprese, Perisic in nerazzurro è questione di giorni. Prestito biennale a 3 milioni, riscatto a 15, per un esborso totale di 18 milioni di euro.