Esperienza e garra al servizio di Roberto Mancini. Miranda si presenta alla stampa e l'impronta del brasiliano è evidente fin dalle prime battute. Lo sfortunato esordio con il Galatasaray - almeno in termini numerici, 1-0 gol di Sneijder - non scoraggia il difensore. L'Inter riparte da una base nuova, con l'ex Atletico e Murillo al centro della retroguardia, e l'obiettivo da raggiungere non può che essere di primo piano, data la ricca campagna sul fronte mercato.  

Il morale è alto, ho trovato una squadra con grande voglia di vincere”.

Prima di tutto raggiungere la Champions, poi si lotterà per gli altri titoli”.

Non mancano gli elogi per il tecnico. Miranda celebra Mancini e intavola un paragone con il suo vecchio mentore, Diego Simeone. Due allenatori con differenti idee: il Cholo predilige un calcio fatto di ripartenze, strappi, costante pressione fisica, Mancini è invece un esteta, ama il gioco palla a terra, imporre la manovra, invece di sfruttare gli altrui difetti.

“Un grande club come quello nerazzurro non poteva che avere un grande allenatore come lui. Ha avuto una certa influenza sulla mia scelta di venire qui. Lui e Simeone? Allenatori e persone differenti. Mancini è un tecnico più offensivo”.

Nessun dubbio sulla scelta Inter. A Madrid si chiude un ciclo vincente, l'Atletico sceglie di ripartire da zero, rinfrescando la rosa, Miranda ascolta le sirene nerazzurre e accetta, da subito, la corte dell'Inter.

“E’ stata una scelta facile, mi hanno dato una grande opportunità di lavoro e non è stato difficile dire di sì. Anzi, è stato molto facile”.

​Qualche difficoltà, per l'Inter, in questa fase di pre-stagione. Battute d'arresto nella tournèe asiatica e poi ad Istanbul. Miranda non si spaventa. Il calcio d'estate è utile per correggere errori di impostazione e di condizione, per presentarsi al via con rinnovate certezze.

“Vincere e basta in questa fase della preparazione non servirebbe, nasconderebbe le cose che non vanno. L’importante è allenarci in vista del campionato. Dobbiamo parlarci molto e crescere insieme. Riproporre qui l’alchimia che si era creata con Godin a Madrid? Ci sono giocatori diversi, ma faremo un buon lavoro anche qui, non ho dubbi, basta restare compatti”.

​Chiusura su Felipe Melo. Il cntrocampista del Galatasaray è a un passo dall'Inter, Miranda spalanca le porte all'ex giocatore della Fiorentina.

“Lo conosco perché ho giocato con lui in nazionale: se arriva sarà bello vestire la stessa maglia, sarà un grande acquisto”.
 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo