Un brasiliano a Milano. Joao Miranda entra nel mondo nerazzurro e ripercorre la storia verdeoro con la casacca dell'Inter. Ronaldo, il Fenomeno, una tradizione positiva per i sudamericani alla Scala del Calcio. In un'intervista ai microfoni di Inter Channel, l'ex centrale dell'Atletico esalta il suo attuale club.

"Sono felice di essere qui: l'Inter è un grande club, voglio regalare ai tifosi molto allegria. I brasiliani che hanno fatto la storia qui sono dei giocatori che hanno vinto tutto, adesso voglio scrivere anche io la mia storia, vincendo titoli come tutti i brasiliani che verranno ricordati per sempre. Ronaldo? E' un giocatore unico, uno dei migliori della storia. Ha superato tante difficoltà ed è un giocatore rispettato e amato da tutti i brasiliani. Cristiano e il Fenomeno sono giocatori differenti, ma speciali. Sono fenomeni diversi da qualsiasi altro giocatore".

Un difensore di personalità, una guida in un reparto in cerca di certezze. Qualche uscita estiva per certificare il ruolo auspicato dalla dirigenza al momento dell'acquisizione. Miranda è il muro della nuova Inter, il perno attorno a cui ruota il comparto a quattro di Mancini.

"Le mie caratteristiche? In campo sono un guerriero, cerco sempre di arrivare al mio obiettivo: non mi piace apparire molto, voglio giocare e mettermi in evidenza così. Questo è anche il mio obiettivo qui".

All'Inter serve tempo. Il cambio, rispetto alla scorsa stagione, è radicale e il "rischio" è di iniziare l'anno con una linea completamente rinnovata. Da qui, la necessità di studiare con attenzione movimenti e automatismi.

"Prime impressioni? Mi viene facile guidare la difesa. La retroguardia è tutta nuova, non ha mai giocato insieme. Molti sono alla prima esperienza nel campionato italiano, quindi dobbiamo parlare tanto. Sto lavorando molto, il campionato sta per iniziare e vogliamo fare una grande stagione".

Una scelta di campo, ma anche famigliare. Milano è una città che affascina e seduce, l'Inter una realtà di primo piano.

"Differenze Inter-Atletico? Per me non cambia molto, è naturale avere qualche difficoltà all'inizio. Simeone e Mancini sono due grandi allenatori, ognuno con la sua filosofia di lavoro. Sono convinto che raccoglieremo grandi successi con questa maglia. Milano è una città molto bella. Sono sposato, ho due figli: la mia famiglia è qui ed è molto felice. Il primo punto per il successo di un giocatore è che la famiglia sia felice, quindi cercherò di regalare grande gioia loro e ai tifosi dell'Inter".

Miranda e un'icona a cui avvicinarsi. Non un calciatore, bensì un pilota. Senna è l'esempio, il campionissimo a cui rendere omaggio, da cui trarre ispirazione. In chiusura, un auspicio, una promessa.

"Il mio idolo da bambino? La verità è che il mio idolo è stato Ayrton Senna. Cerco sempre di prendere il meglio da tutti e di prendere le qualità migliori. Cerco di imparare dai più forti. Sensazioni? Vedo un'Inter forte, che sta lavorando: cercheremo di entrare in forma il prima possibile per disputare un grande campionato".