Stevan Jovetic si presenta alla stampa. L'ultimo colpo estivo del mercato nerazzurro "alza" la voce a pochi giorni dall'esordio ufficiale. Domenica sera, l'Inter attende a San Siro l'Atalanta e Jojo punta ad iniziare nel migliore dei modi la seconda avventura italiana. Sulle spalle un'eredità pesante. La 10 di Kovacic, ora a Madrid, passa a Stevan, un'investitura. Non una maglia qualsiasi, la casacca che identifica il giocatore di maggior talento, a cui la squadra si aggrappa nei momenti più difficili.

"Sono felice di questa scelta, quando sono arrivato avrei voluto il numero 8. Ma era occupato. Poi ho preso il 35 già usato in passato. Dopo la cessione di Kovacic, che purtroppo è andato via, si è liberato il 10 e ho deciso di prenderlo. Sono veramente felice di indossarlo".

Il montenegrino mostra fiducia in vista del debutto. Le prime difficoltà di stagione sono alle spalle, i verdetti d'agosto non spaventano l'Inter. A entusiasmare l'ex City, anche il connubio con Icardi, nuovo partner nel settore avanzato.

"Ci siamo allenati molto bene e le amichevoli sono servite, nonostante i risultati poco positivi. Siamo pronti per domenica, non vediamo l'ora di giocare".

"Lui è molto forte, procede tutto benissimo. C'è intesa e miglioreremo ancora".

Quando ripensa alla Premier, Jovetic mette sul piatto note liete e dolori inattesi. Il campionato inglese garantisce uno sviluppo a livello caratteriale, tempra giocatori di classe, ma incompleti. Non solo rose e fiori, però. Il rapporto non idilliaco con Pellegrini è alla base dell'addio. Jovetic chiude al City da "emarginato", l'Inter è un'occasione di rilancio.

"A Manchester sono cresciuto, soprattutto dal punto di vista mentale. Dimostrerò sul campo il mio valore".

"Sin dall'inizio ho avuto tanti problemi, poi anche quando giocavo bene il mister mi sostituiva. Tutto è comunque servito molto. Ora farò vedere chi sono".

"Il primo anno sapevo che sarei rimasto, poi le cose non sono andate bene e non giocavo, quindi ho deciso di cambiare. Soprattutto dopo l'esclusione dalla lista Champions".

Jovetic predica calma, l'Inter è un cantiere aperto e per inserire un numero elevato di effettivi nello scheletro dello scorso anno occorre pazienza. Per completare il progetto di Mancini mancano ancora alcuni giocatori di primo piano, specie sull'out di sinistra e nel comparto offensivo, occorre quindi aspettare, prima di fornire un giudizio definitivo.

"Le amichevoli servono sempre per fare esperimenti, poi le gambe sono pesanti. Ci sono tanti giocatori nuovi, occorre del tempo. Ma spero che per il campionato saremo pronti. L'augurio è che possa arrivare ancora qualche rinforzo. Se le altre big comprano anche noi dobbiamo farlo".

Jovetic scommette sull'Inter, pronto a ripagare la fiducia di Mancini e del club. Prima tappa alla Scala del Calcio, questione di giorni.

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Johnathan Scaffardi
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