Buona la prima per l’Inter di Mancini. I nerazzurri vincono in casa contro l’Atalanta grazie al destro a giro in extremis del nuovo arrivato Jovetic. Il montenegrino regala dunque i primi tre punti stagionali ai suoi dopo una gara non facile e risolta con la complicità dell'atalantino Carmona, espulso per doppio giallo, con buona parte della ripresa ancora da giocare. Vittoria che dà morale ma non cancella i limiti evidenziati da una squadra in cui manca un fruitore di palla a centrocampo con il povero Medel surclassato dai fischi. Vittoria che esalta i nuovi arrivati autori di ottime prestazioni. Da Miranda e Murillo, baluardi della difesa, e Kondogbia torre di forza e imponenza. Passando per l’eroe della serata Jovetic. Con Icardi costretto a lasciare il campo, in via precauzionale, dopo 15’ minuti per un affaticamento alla coscia destra ,nella prima vera partita che conta Jojo non ha fatto sentire la sua mancanza, per buona pace del numero 9 nerazzurro piuttosto contrariato della sostituzione.

L’Atalanta paga l’ingenuità di Carmona nonostante la strepitosa prestazione di Sportiello che in più di un’occasione salva i suoi. Reja ha fatto il possibile. Costretto a costruire una squadra rimasta orfana di Zappacosta e Baselli, perde al 23’ l'uomo di riferimento Denis. Il centravanti argentino rimedia una forte contusione alla gamba ma è scongiurato il rischio frattura. Il tecnico si affida allora al talento di Gomez e Maxi Moralez. Panchina per D'Alessandro. Confermata la linea a quattro con Stendardo, con Raimondi in panchina. Ll'Atalanta scende in campo a San Siro dimostrando di meritare la Serie A.

L'Inter alla prima senza Shaqiri, approdato in Premier, e Kovacic, all’esordio in contemporanea al Bernabeu stenta a trovare un'idea di gioco chiara. Spazio al 4-3-1-2, con il trequartista e un centrocampo in grado di supportare la difesa. Brozovic gioca sulla trequarti, in mediana spazio al giovane Gnoukouri. Davanti Palacio al fianco di Icardi. Nell'Inter di questa sera assente Guarin. Il colombiano non recupera dall'affaticamento al quadricipite della coscia destra e si accomoda in tribuna.

La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate. I nerazzurri ci mettono un po’ a carburare poi, con coraggio e risolutezza, prendono in mano il pallino del gioco. Icardi, capitano, come detto è costretto ad uscire ad un quarto d’ora dal fischio di inizio per un risentimento accusato nel riscaldamento. Mancini non ha scelta, la classe di Jovetic è il giusto contraltare. Bene i nuovi innesti: subito in partita Miranda mentre Kondogbia fa scontare tutta la sua imponenza. Ma le difficoltà non mancano. Gnoukouri è il fulcro del centrocampo, Medel spostato a destra ma la palla non gira e a gara in corso Mancini restituisce allo stesso Medel il quadratino centrale. Senza troppa fortuna. Difficoltà dicevamo. I fantasmi delle poco esaltanti prestazioni rimediate nelle amichevoli pre-stagionali tornano prepotenti a farsi sentire quando, in avvio, Gomez si esalta ma, solo, calcia altissimo dal dischetto. Il primo errore di Gnoukouri si avventa come un macigno sul Mancini fiducioso della conferenza stampa.La rapidità dell’Atalanta è un nemico ostico da contrastare ma al 12’ l'Inter spreca una buona occasione complice un Palacio attendista che perde palla con Icardi solo al centro dell’area. Gnoukouri prova a farsi perdonare per qualche disattenzione ma la sua botta è decisamente fuori misura. Per un nuovo che arranca, un nuovo, Murillo, che indovina il diagonale perfetto su Maxi Moralez lanciato da Gomez. L’Atalanta però non ha paura e si fa avanti spavalda. I nerazzurri sono tutti in qualche tiro da lontano ma Jovetic prima e Medel poi non hanno l’effetto sperato. Il danno dell’infortunio colpisce, come dicevamo, anche la Dea. Reja perde Denis, la punta di diamante, e si affida a Pinilla che al 25’ prova a rendersi pericoloso ma il traversone è troppo basso e sfuma tutto. Intanto, sul cambio di fronte, Kondogbia prende sicurezza. Il francese è imponente su ogni pallone. Impressionante la forza del giovane centrocampista. È però l’eterno Palacio a servire una gran palla per Jovetic al 40’, De Roon è attento e lo brucia sul tempo. Come Sportiello che a tempo quasi scaduto, si oppone magistralmente a Kondogbia.

Nella ripresa Mancini richiama Gnoukouri per Hernanes. Ma è Kondogbia a ricominciare da dove aveva interrotto. E ancora una volta Sportiello a superarsi deviando con i pugni in corner la gran botta del francese. Gli uomini di Reja sono però sempre in agguato ed è il solito Papu Gomez a provare il tiro cross al 52’ senza trovare nessuno ad avventarsi sul pallone. E di nuovo stessa trama qualche minuto più tardi, con l’ottimo De Room in contropiede a servire Gomez per l’ennesimo tiro-cross a vuoto. L’Inter fatica a trovare l’uomo tra le linee e a centrocampo appare sprovvista di un vero regista con Medel che sbaglia spesso in impostazione. Poi ci pensa Brozovic a sbagliare su ottima apertura di Juan Jesus calciando a lato. In 5 minuti Carmona fa harakiri e regala all’Inter la superiorità numerica. Fatali i due gialli per fallo su Murillo ed Hernanes. E allora gli uomini di Mancini provano a far valere l’uomo in più. Jovetic ci prova al 73’ con una gran botta che sfiora l’incrocio. Mentre è annullato il gol di Palacio al 76’ per la posizione di offside dell’argentino. Giusta la decisione arbitrale. L’Inter resta bloccta, l’Atalanta si chiude a difesa del suo ultimo baluardo, Sportiello. Hernanes prova allora a seminare la difesa avversaria provando un insidioso diagonale che però esce di poco. Mancini intanto lancia il giovanissimo Manaj per Brozovic e chiude col tridente.. tutto per tutto. Ed è un finale al cardiopalma. All’89’ Palacio calcia di esterno imbeccato dal rasoterra di Juan Jesus ma centra il palo, un minuto più tardi ancora un diagonale di Hernanes con il sorprendente Sportiello a dirgli di no in allungo. 5 interminabili minuti di recupero poi San Siro esplode. Prima Sportiello riesce con le poche forze rimaste a murare la porta alla botta dalla distanza di Santon, poi al 94’ alza bandiera bianca sul tiro a giro di Jovetic su rapida rimessa di Miranda. Inter in vantaggio e partita in cassaforte.