Ivan Perisic bussa alla porta del Wolfsburg e chiede apertamente la cessione. Per la prima volta, è il giocatore a forzare a mano, un segnale di insofferenza, a pochi giorni dalla chiusura del mercato. Il club teutonico registra la volontà - nota da tempo - del croato, ma resta fermo su una posizione d'attesa, perché le sirene della Premier assillano De Bruyne e il Wolfsburg attende una pioggia di milioni. Il doppio tavolo a cui siede il club blocca al momento la chiusura dell'affare Perisic, da qui la parziale virata dell'Inter.

Due nomi solleticano Mancini, Lavezzi e Lamela. Il primo ha il contratto in scadenza con il Psg ed è in uscita da Parigi. Servono 10-12 milioni per convincere la società a concedere il via libera. L'ex Napoli non disdegna la destinazione e valuta il rientro in Italia, ma resta da limare una sostanziale differenza sulle vedute d'ingaggio. L'Inter non può permettersi le cifre folli proposte dal Psg, l'idea è quindi quella di spalmare su più anni. L'alternativa all'acquisto definitivo è il prestito secco.

Ad annunciare invece l'affaire Lamela è il padre del giocatore. Contatto nella giornata di ieri, accordo tra le parti, manca il sì del Tottenham. L'operazione può decollare sulla base del prestito con riscatto futuro. 6 milioni subito nella casse degli Spurs, 14 per completare poi l'acquisizione del ragazzo.

L'impressione è che un tassello escluda l'altro, con l'Inter attenta alle occasioni dell'ultima ora, a basso tasso economico. L'idea è di bissare il colpo di prima fascia con un intelligente ricambio, Borini o Perotti.