Classe '92, nativo di Caxias do Sul, Brasile, Alex Telles è l'ultima speranza per la corsia mancina dell'Inter. Prelevato nell'ultimo giorno di mercato dal Galatasaray, con la formula del prestito oneroso - 1,5 milioni, riscatto fissato a 10,5 - il terzino si presenta alla stampa.

"Sono molto felice. Essere qui è una grandissima sfida, ho grande fiducia in Mancini e fa piacere che lui e la società abbiano fiducia nelle mie qualità".

A dispetto dell'età, idee chiare per il prospetto apprezzato da Mancini fin dalla parentesi al Galatasaray. Un giocatore con spiccate doti offensive, un esterno in grado di arricchire qualitativamente la manovra, esaltando un attaccante d'area come Icardi. Da migliorare soprattutto la fase difensiva, decisiva in un campionato tattico come quello italiano.

"Sono un terzino e, in quanto tale, devo anche pensare a difendere. So che è molto importante in Italia. Tra le mie caratteristiche principali però c'è l'abilità nel fare cross e assist. Lavorerò molto sulla tattica ma non voglio perdere questa attitudine". 

Buona forma, in virtù di un preciso lavoro con il Galatasaray, scelta numerica non casuale.

"Pronto per il derby? Mi sento bene, ho fatto la preparazione con il Galatasaray e ho giocato anche qualche partita. Sono a disposizione di Mancini e mi sto allenando al massimo. Perchè il numero 12? Di solito scelgo il 13, ma è già di Fredy (Guarin, ndr). Mi piace il 12 e spero di fare la storia con questa maglia".

In chiusura, virtuale stretta di mano a Felipe Melo. Nell'Inter attuale, pesantemente ringiovanita rispetto al recente passato, il centrocampista rappresenta un punto d'equilibrio, un riferimento a cui attraccare la nave in difficoltà. Da Melo a Mancini, dal campo alla panchina, da un compagno fidato a un tecnico che da tempo sponsorizza il ragazzo.

"Sono contento di essere qui con Felipe Melo e di giocare con lui. Ha una grande storia nel calcio, ha vinto tanto e ogni squadra dovrebbe avere un giocatore come lui. Nella mia carriera è successo tutto molto rapidamente. Ho solo 22 anni, sono all'Inter, ma voglio continuare a crescere e lavorare. Sono convinto che con un allenatore come Mancini potrò migliorare ulteriormente e raggiungere la nazionale".