Distrazione del legamento mediale del ginocchio destro, non una semplice botta. Gli esami, sostenuti nella giornata di ieri, evidenziano un problema non grave, ma tale da precludere la strada del derby a Joao Miranda, messo K.O da un fortuito scontro con la casacca del Brasile.

Si spezza momentaneamente - stop tra i 10 e i 25 giorni - il sodalizio tra l'ex Atletico e il colombiano Murillo. Mancini rilancia per la stracittadina Andrea Ranocchia, conservando Juan Jesus sull'out di sinistra. Il tecnico osserva il rapido inserimento di Alex Telles, ma non vuol sbilanciare una squadra priva di una guida come Miranda. Difesa a quattro quindi, guardinga. Santon a destra e Handanovic tra i pali a completare il settore.

Un dubbio anche nella cerniera di mezzo. Felipe Melo è il candidato principale per il ruolo di perno davanti alla linea arretrata. Con il brasiliano a dirigere il traffico, rischio panchina per Medel. Il cileno tenta l'assalto a destra. In allenamento, diverse sedute al fianco di Melo, nel ruolo solitamente occupato da Fredy Guarin. Qui sta il nodo in essere: la garra di Medel o la maggior propensione all'offesa di Guarin? Kondogbia non ha invece rivali sul fronte opposto.

Abbondanza nel comparto d'attacco. Stevan Jovetic è il cardine attorno a cui si dipana la manovra offensiva. Il montenegrino parte dall'out di sinistra per scardinare il muro rossonero. Ivan Perisic, reduce dalla doppia fatica con la Croazia, consente a Mancini di proporre una rosa a tre spine, con Icardi riferimento centrale. L'argentino si allena con i compagni, ma non è al meglio. Non sente dolore, ma non forza, per evitare fastidiosi passi indietro. Apprensione, almeno fino a domenica. Palacio e Ljajic carte a sorpresa, con il serbo in palla e pronto a dimostrare la bontà dell'investimento nerazzurro.