Roberto Mancini lancia un monito importante, spegne facili entusiasmi. L'Inter deve proseguire, con maniacale cura, sulla retta tracciata dai primi mesi estivi, senza cavalcare l'onda entusiastica della stampa. Profilo basso per non incappare in pericolosi ribaltoni, non nuovi nel panorama calcistico. Un colpo di spugna cancella la vittoria del derby, l'attenzione è per la trasferta di Verona, al cospetto di un Chievo imbattuto e a sole due lunghezze dai nerazzurri in classifica.

La squadra di Maran non presenta stelle di prima grandezza, ma vive di un'organizzazione chiara, ognuno svolge al meglio il suo compito e, come dimostra la partita dello Stadium, l'undici gialloblu non arretra di fronte ad avversari di maggior rango. Il Chievo gioca la partita, punendo le mancanze altrui.

Poche novità tra i padroni di casa,. Indisponibili Radovanovic e Izco, ballottaggio nel mezzo tra Rigoni e Pinzi, dietro tra Dainelli e Gamberini. 4-3-1-2, con Birsa a supporto di Paloschi e Meggiorini.

Maggior curiosità per l'undici ospite. Mancini deve sciogliere diversi nodi in vista della gara di domenica. Due riguardano il comparto arretrato: Juan Jesus è in netta ripresa e spinge per la conferma a sinistra. L'insidia, per Juan, porta all'ultimo arrivo di casa Inter, Alex Telles. L'ex Gala è il naturale sostituto di Juan, rispetto al compagno garantisce maggior qualità in fase offensiva, mentre paga dazio quando è l'Inter a dover arretrare il baricentro. Quasi certa l'esclusione al centro di Miranda. Prosegue senza intoppi il recupero del brasiliano – convocato dal Brasile per le amichevoli di ottobre – ma Mancini vuole evitare ulteriori problemi e aspetta il turno infrasettimanale per rilanciare il suo totem. Si prosegue quindi con la coppia Medel – Murillo.

In mediana, in tre per due maglie. Felipe Melo è il tassello di mezzo, il pretoriano del tecnico. Brozovic, escluso nella stracittadina, si avvicina a Guarin e Kondogbia. Guarin – rinnovo a un passo per il colombiano – è in crescita e vede le sue quotazioni in netto rialzo. Con il Chievo, a “rischiare”, in caso di mini-turnover, è soprattutto il transalpino.

Infine, il reparto offensivo. Icardi è l'unico vero “9” presente in rosa, difficile quindi rinunciare al suo peso specifico. Diverse le soluzioni a disposizione un passo indietro. Mancini ha una margherita a 4 petali: Palacio, Ljajic, Jovetic e Perisic. Al momento, il giocatore più in palla è JoJo, ma proprio lui potrebbe riposare nel week-end, per concedere spazio a Ljajic, caricato dalla nuova avventura in nerazzurro. Chiude il cerchio Ivan Perisic, collante tra i reparti nerazzurri, uomo di sacrificio e tecnica. Da stabilire il modulo, la presenza di Perisic e Ljajic apre a due soluzioni: 4-3-2-1 o 4-3-3?

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Johnathan Scaffardi
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