Rinnovi inattesi. Strette di mano che di fatto sanciscono una ritrovata serenità. Rodrigo Palacio si gode Milano e il campo, Nagatomo si riscopre importante e titolare di fascia. L'accordo in essere, per entrambi, prevede scadenza naturale al prossimo giugno, ma nell'aria c'è un nuovo contratto, per un anno o due, che di fatto va a unire il Trenza all'Inter fino al tramonto di carriera e consente al nipponico di giocarsi un'altra occasione in nerazzurro. 

Dalle retrovie alla ribalta, scorcio di stagione interessante quello di Palacio e Nagatomo. Rodrigo parte forte, due gare da titolare in avvio, poi Mancini si affida agli innesti estivi, vara l'Inter con un riferimento centrale, Icardi, e osserva l'esplosione di Jovetic. A completare il pacchetto la corsa di Perisic e spruzzi di Ljajic. Raramente Palacio gode della vetrina, scampoli di partita, spesso nel finale, per offrire un contributo atletico all'Inter in trincea. La divisa al via, Palacio, la ritrova a Torino, all'Olimpico, quasi una sorpresa. Mancini rispolvera il 3-5-2 e lancia l'argentino. L'idea è di blindare un giocatore di esperienza, pronto ad ogni occasione. Professionista esemplare, utile da esterno d'attacco, ma in grado di sopportare il peso da prima punta, dedito al sacrificio. 33 anni, ma qualcosa da dare, ancora. Mancini, al momento, non vuol rinunciare a Palacio. 

Nagatomo veste il nerazzurro dal 2011, è ormai, a tutti gli effetti, di casa a Milano. Mai come nella sessione estiva del mercato, però, vicino all'addio. Nelle gerarchie del tecnico, in ultima fila Yuto, alle spalle di Montoya, Santon, Juan, D'Ambrosio e infine Telles. La rincorsa parte da lontano, 10' con il Carpi, tanta panchina. Prima apparizione vera a Palermo, poi due di fila, con Roma e Torino, a ribaltare le iniziali scelte. Nessuno ha garanzie assolute al momento, il tecnico valuta condizione e avversari e anche Nagatomo può giocarsi carte importanti per strappare una maglia. A sinistra, Mancini ha una margherita a tre petali, Juan, elemento di contenimento, Telles, terzino di tecnica e Nagatomo, un ibrido, un giocatore in grado di interpretare le due fasi di gioco. Ecco perché il vento del rinnovo investe il giapponese, l'Inter non intende privarsi di Yuto.

In difesa, da segnalare il graduale rientro di Vidic, in gruppo con i compagni negli allenamenti recenti. La condizione del serbo può indirizzare il mercato di gennaio, specie in entrata. Circolano voci su una possibile partenza di Andrea Ranocchia. Il centrale azzurro, al momento ai margini, insegue la prossima rassegna continentale e non può permettersi mesi in naftalina prima della missione in Francia. Non mancano gli acquirenti, le grandi di A inseguono difensori di buon livello per completare alcune lacune di organico. In prima fila, Roma e Napoli. L'Inter osserva il recupero di Vidic, in caso di garanzie del serbo, pacchetto completo, altrimenti fari al tavolo delle trattative.

Fonte Gds