Ad Appiano, l'Inter si allena a ranghi ridotti. Clima milanese, la nebbia accompagna la seduta degli uomini di Mancini. Nella giornata di ieri, partitella con Primavera annessa a prima squadra, per rinfoltire un organico all'osso stante la partenza di numerosi effettivi per gli impegni con le rappresentative Nazionali. Sgambata utile per mantenere condizione e entusiasmo, con due squadre, colorate da giovani e giocatori già di prima fascia, a sfidarsi in due tempi di 30 minuti. Gialli contro blu, come al campetto. Vittoria per i primi, firme del futuro, Baldini e Zonta. Buona occasione per mettere minuti nelle gambe, per Icardi ad esempio, alla caccia del gol, o per Telles, in palla e di recente spesso in panchina per far posto a Nagatomo. 

Ferve anche il mercato. Diversi nomi sul tavolo delle trattative, due i punti focali: settore di difesa e regia. Nel comparto arretrato - fin qui fiore all'occhiello dell'Inter - movimenti in entrata e in uscita. Ranocchia - da mesi costretto al ruolo da comprimario, alle spalle del duo Murillo - Miranda - chiede spazio. Alla porta dell'Inter bussano in tanti, le prime della classe inseguono centrali d'affidamento. Mancini non vuol esser colto di sorpresa e analizza sostituti all'altezza, senza dimenticare Vidic, le cui quotazioni sono ora in forte rialzo (il serbo è in gruppo da diversi giorni e intravede il rientro in gare ufficiali). Aziz, Bursaspor, e Vlaar, svincolato, i nomi più in voga. In mediana, discorso differente, perché si balla tra l'usato sicuro, Pirlo, e il colpo di peso, Biglia. Difficile credere alle voci dei giorni scorsi, 20 milioni più Ranocchia per giungere al metronomo della Lazio. L'Inter non può permettersi, specie a gennaio, un esborso di quella portata. Da seguire anche la pista Sensi, talentino del Cesena sulla bocca di tanti. Meunier, Grujic, Feghouli, la trafila non conosce sosta, gennaio incombe. 

Dalle gare del week-end, segnali interessanti per Mancini. Manaj brinda al primo gol con l'Albania nella partita con il Kosovo, Jovetic va a segno, ma il Montenegro cade rovinosamente con la Macedonia, Ljajic incassa quattro sberle in casa della Rep.Ceca. Non può sorridere nemmeno Handanovic, perché, nei primi 90 minuti con l'Ucraina, la Slovenia esce con le ossa rotte. Serve ora un'impresa casalinga per agguantare l'Europeo. Dopo il duello Medel - Murillo, in Cile - Colombia, in campo anche Miranda. Il centrale si disimpegna bene nel pari del Brasile con l'Argentina. Attesa ora per la seconda tornata di gare.