Continua, in casa Inter, l'avvicinamento all'anticipo serale. Il Genoa fa visita all'undici nerazzurro nella tornata n.15 della massima serie, fischio d'inizio alle 20.45. Giorno di vigilia, prime ipotesi, quindi, di formazione. Persiste qualche ballottaggio alla Pinetina, specie nel mezzo e nel settore d'attacco.  

Molto ruota attorno a Mauro Icardi. Il capitano è a rischio, perché fatica a ritrovare lo smalto della precedente stagione e soffre il ritorno di compagni più in palla, dal punto di vista fisico, e più liberi, di testa. La volata d'attacco vede Palacio un passo avanti, il Trenza sprinta per tornare titolare contro la sua ex squadra e affiancare Jovetic e Ljajic. Perisic si allena regolarmente in gruppo, dopo lo stop dei giorni scorsi per un virus influenzale, ma potrebbe accomodarsi in panchina. 

Un passo indietro, a centrocampo, fari su diversi giocatori in diffida. Senza Kondogbia - allenamento a ritmo ridotto per scongiurare possibili ricadute - Mancini deve sfogliare la margherita e scegliere tra Medel e Guarin. Entrambi sono a rischio squalifica, difficile ipotizzarli nei tre di mezzo, con Melo. Anche sul brasiliano pende infatti la mannaia del Giudice Sportivo. In una partita da sbloccare, da interpretare quindi con piglio, logico mettere Guarin al fianco dell'ex Gala e di Brozovic. 

Meno interrogativi nel settore di difesa. Telles - con Nagatomo out per un turno dato il rosso del San Paolo - è nettamente favorito su Juan. La crescita dell'esterno piace a Mancini e all'Inter serve una costante spinta in corsia per evitare di cadere nell'imbuto centrale ben protetto dalla difesa avversaria. Il 3-4-3 di Gasperini offre spazi ai lati, d'obbligo infilarsi in quelle aperture. Handanovic difende i pali, al centro Murillo e Miranda, D'Ambrosio a destra. Fuori causa Santon e Vidic. 

L'alternativa al 4-3-3 è il 4-4-2, con Biabiany a rilevare Guarin. Il francese può fungere sia da ala in una mediana a quattro, sia da esterno nei tre dietro al riferimento centrale, in questo caso Palacio. Quindi Inter camaleontica, la mossa delle pedine sulla scacchiera può trasformare l'assetto dal più coperto 4-4-2 al 4-2-3-1, con Jovetic alle spalle di Palacio e Ljajic e Biabiany larghi in fascia. Soluzione probabile a partita in corso.