Vincere per continuare a spaventare le altre candidate allo scudetto. Questo era l’obiettivo dell'Inter che si presentava al Friuli contro l'Udinese, reduce da uno 0-3 a Firenze ma comunque in un buon momento di forma. Per raggiungere i 3 punti Roberto Mancini mischia nuovamente le carte, e propone una formazione anomala: Martin Montoya in campo dal primo minuto e 4-2-3-1 offensivo.

Obiettivo ampiamente rispettato. È un’assoluta prova di forza infatti quella che i nerazzurri hanno messo in campo nell’anticipo serale valido per la 16° giornata di Serie A. I nerazzurri vincono 4-0 e si dimostrano ancora una volta cinici e spietati per un risultato figlio di meriti propri e pur di svarioni difensivi reiterati dei padroni di casa. Non a caso, le due reti del primo tempo di Icardi e Jovetic, e la terza dello stesso argentino, nascono da pasticci difensivi dei bianconeri che gli ospiti puniscono con il solito implacabile cinismo. Handanovic poi si dimostra ancora una volta insuperabile. L'Udinese ci prova, crea anche diverse opportunità, soprattutto con un Thereau strepitoso e il solito Di Natale ma non riesce nell’intento. Icardi si ritrova e si regala una doppietta che ha il sapore della rinascita. La difesa è impeccabile. Non solo Handanovic ma Miranda e Murillo dimostrano fermezza e solidità. L’Inter gira e gira molto bene: oggi concede forse qualcosa più del solito all’avversario ma quando è il momento di sfruttare le occasioni e incidere non si tira mai indietro.

Partono subito forti i padroni di casa che al 5’, con Bruno Fernandes, trovano la prima conclusione del match ma il tiro del portoghese pecca di efficacia e termina sul fondo. Passano appena due minuti però e i nerazzurri non fanno attendere la loro risposta. L’ottimo pallone che Perisic regala a Jovetic è un rigore in movimento ma il rasoterra del montenegrino trova la respinta di piede di un Karnezis esaltato. Occasionissima per gli uomini di Mancini che provano ora a guadagnare terreno. Ma i padroni di casa non sembrano decisi a mollare il pallino del gioco tanto che in due minuti (13’-14’) prima su lancio di Edinilson è provvidenziale l’intervento di Murillo a murare il sinistro di Di Natale poi sulla conclusione mancina di Thereau dal limite dell’area ci pensa uno straordinario Handanovic in volo a deviare il tiro. I bianconeri escono bene dal pressing nerazzurro che, al minuto 22, rischiano grosso. Di Natale cerca il sombrero su Ljajic ma trova la deviazione del serbo e con questa la punizione dal limite. Il tiro del capitano dei friulani però spettina il palo e si spegne di poco a lato. Così, sul capovolgimento di fronte, l’Inter attendista e cinica di questo inizio di stagione trova il gol del vantaggio. Gli uomini di Mancini approfittano di un errore in disimpegno di Fernandes per Domizzi che, in ritardo, regala il pallone ad Icardi. L’argentino, a tu per tu con Karnezis, non deve far altro che calciare e battere l’estremo difensore bianconero sul palo lungo. Nemmeno il tempo di festeggiare il redivivo Icardi che i padroni di casa provano a reagire non volendo accusare il colpo. Al 28’, su incursione e tiro di Wague, il solito Di Natale cerca la deviazione a tu per tu con Handanovic ma per la seconda volta il portierone nerazzurro risponde con un grande intervento. E si ripete un minuto più tardi deviando sopra la traversa l‘ennesimo pallone girato in porta da Totò Di Natale. Ancora una volta però è l’Inter spietata a tendere l’agguato vincente. Ancora una volta complice un erroraccio della difesa bianconera, del solito Domizzi. Altro disimpegno sbagliato che regala, al 31’, il pallone a Jovetic. Il montenegrino trova un pallonetto perfetto e regala il raddoppio ai nerazzurri. L’Udinese è stordita ma non si arrende. Widmer prova la zuccata di testa ma il pallone termina di poco alto sull’incrocio alla destra di Handanovic. Poi, al 35’, uno scatenato e instancabile Thereau, dopo una brillante azione personale, calcia forte sul primo palo ma trova ancora la deviazione del solito Handanovic. Senza recupero i 22 trovano la via degli spogliatoi

Al rientro in campo l’Udinese non sembra aver perso le speranze di recuperare. Al 49’ Massa annulla giustamente un gol ai friulani per netto fuorigioco di Thereau su cross di Lodi. Al 55’ ancora i padroni di casa. Widmer prolunga di testa per Edenilson che scarica una gran botta ma il suo destro svirgolato sfiora l’incrocio alla sinistra di Handanovic. Ma al 60’ l’Inter ha sui piedi la palla del possibile 0-3. Cross da destra di Perisic, sponda di Icardi e inserimento di Ljajic che non trova la deviazione vincente di un niente. Squadre più lunghe in campo in questa fase. Così al 69’ Iturra si divora il gol che accorcerebbe le distanze. Cross basso dalla destra di Widmer, Handanovic respinge corto sui piedi di Iturre che, inspiegabilmente calcia a lato. I mister decidono che è tempo di alcuni accorgimenti in campo. Murillo intanto si inventa attaccante e dopo una percussione devastante, giunto in area bianconera, con il sinistro costringe Karnezis alla paratona. L’Inter fiuta il gol dello 0-3, gol che arriva al minuto 83. E che porta la firma di Mauro Icradi, risorto e alla doppietta personale. Gol che vede ancora una volta la complicità dei padroni di casa. Questa volta è Lodi a sbagliare il disimpegno, il pallone arriva ad Icardi che con un destro violentissimo batte Karnezis. Ormai l’Udinese è stremata tanto che tre minuti più tardi i nerazzurri calano il poker. Questa volta è Brozovic a metterci la firma. Gol strepitoso quello del serbo che trova un destro a giro sul secondo palo che si insacca nel sette. La partita è di fatto finita qui ma nel recupero c’è ancora tempo per il doppio intervento di Handanovic su Aguirre e Perica a difendere la propria imbattibilità giornaliera. L’Inter dunque sbanca il Friuli e conferma la sua leadership in campionato.

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