Da una Verona ad un'altra. L'altra faccia della medaglia della città scaligera vede la compagine di Delneri approcciare alla sfida contro l'Inter di Roberto Mancini forte del primo successo stagionale proprio al Bentegodi contro l'Atalanta. La compagine neroazzurra, dal suo canto, dovrà fare moltissima attenzione alla voglia dei gialloblu di conquistare un clamoroso bis e rilanciarsi verso la salvezza. Alla vigilia del match, il tecnico jesino ha parlato proprio del match. 

L'analisi di Mancini inizia proprio dalla vittoria di mercoledì, sofferta ma ben giocata, contro il Chievo. L'ex attaccante di Sampdoria e Lazio ha inoltre guardato al problema del gol: "Abbiamo fatto un'ottima partita, questo sicuramente. Ma anche contro il Milan abbiamo giocato bene, almeno fino al rigore sbagliato. Tanto lavoro e altrettante occasioni create, anche se in generale dovremmo chiudere le gare. Abbiamo fatto un po' di fatica a segnare, ma c'è anche della sfortuna. Dobbiamo cercare di realizzare almeno due gol, altrimenti si può andare in difficoltà nel finale. Perché pecchiamo in questo aspetto? Per imprecisione e poca cattiveria, ma questo indipendentemente dal numero degli attaccanti. Il calcio è così. Icardi farà i suoi gol come sempre, questo sicuramente".

Proprio riguardo l'attacco, Mancini si sofferma, successivamente, sul turnover, con Eder, Ljajic, Perisic, Icardi, Palcio e Jovetic che, ovviamente, dovranno giocarsi i tre posti a disposizione: "Qualcuno deve stare fuori per forza, abbiamo tanti giocatori offensivi e, al massimo, posso schierarne tre o quattro. Gli altri non possono scendere in campo, ma tutti hanno fatto il proprio dovere fino a questo momento. Cosa manca ad Icardi? Io sono soddisfatto, ma non possono giocare tutti. A volte qualcuno deve stare fuori. Ma ripeto, sono soddisfatto. Mauro ha ampi margini di miglioramento, come altri giovani".

Dall'attacco al centrocampo e alla difesa, passando da Melo all'assetto in vista della sfida di domani, anche se per Mancini le diffide conteranno relativamente sulla prestazione: "Melo deludente? No, assolutamente, anche se non nascondo che dopo la Lazio ha subito un calo. Kondogbia? Sono soddisfatto di Geoffrey, vale lo stesso discorso di Icardi. Deve adattarsi, ma diventerà un grandissimo centrocampista. A volte sbaglia, ma fa parte del processo di crescita di un giovane. Difesa a tre? Avrei dovuto mettere un centrocampista o un difensore contro il Carpi, poi contro il Chievo siamo passati 'a cinque' per un motivo tattico. L'attitudine e la mentalità devono essere propositive, purtroppo ultimamente siamo stati anche sfortunati. Il peso delle diffide? No, anche perché non sarà facile contro l'Hellas. Pensiamo a questa partita, poi vedremo".

Mancini analizza inoltre i problemi legati alla critica della stampa riguardo il gioco espresso dalla sua squadra, difendendola così prima di tracciare un primo bilancio riguardo gli obiettivi stagionali: "Ci sono solamente 4-5 squadre che esprimono un calcio fantastico, e sono le grandissime d'Europa. In Italia non è semplice e contano i risultati, quindi alla fine tutti sono condizionati dal punteggio finale. Contro il Chievo Verona abbiamo fatto molto bene, poi in Serie A non è facile giocare bene, anche contro le piccole. Negli altri campionati c'è molto più spazio. Champions League? Siamo in linea con i nostri programmi e non dobbiamo pensare al futuro. Purtroppo abbiamo buttato via un po' di quanto fatto di buono fino a oggi, ma dobbiamo pensare positivo".

Infine, la solita indicazione sui 5/11 della formazione titolare: "Handanovic, Juan Jesus, Kondogbia, Icardi e Murillo".