Segni di distensione. Marcelo Brozovic si ri-avvicina all'Inter. Nella giornata di ieri - come si legge sulle colonne della Gazzetta dello Sport - colloquio prolungato con De Boer e seduta con i compagni. Intento comune, ricucire un rapporto logorato dai malumori del ragazzo. Dopo un'estate di tribolazioni - tra voci ricorrenti di mercato - qualche prestazione sotto il livello di guardia, fino alla sfuriata post Hapoel. Ora Brozovic deve riconquistare la fiducia di tecnico e compagni per riprendere la sua avventura milanese. Non è da escludere la presenza del giocatore già nella trasferta di Praga, snodo cruciale dell'avventura europea. Dopo la debacle casalinga con l'Hapoel, l'Inter deve invertire la rotta e Brozovic - motivato - può essere utile alla causa. A De Boer la scelta. 

In progresso anche il caso Kondogbia. Fuori nella prima frazione con il Bologna, bacchettato a fine gara dal tecnico, Kondo prova a farsi forza con l'aiuto dei compagni. Pacche sulle spalle importanti per un ragazzo che porta sulla schiena un'etichetta pesante. Fior di milioni per strapparlo alla concorrenza, dopo un anno, poco più, diversi interrogativi sul reale valore del calciatore. Anche per lui, ieri, un incontro con tecnico e società, per chiarire posizione e futuro. Ascoltare e capire. 

Con Joao Mario fuori dalla lista UEFA e al momento in dubbio per la prossima uscita in A - problema al polpaccio - fondamentale recuperare giocatori di questa levatura. Lo sa De Boer, lo sa l'Inter. Il tutto però, senza trascurare regole e disciplina, l'unità di gruppo. Il marchio dell'allenatore olandese è evidente, non si fanno sconti, l'equilibrio è prioritario per non rovinare un interessante progetto ancora in divenire. 

La crescita di Gnoukouri - tra i migliori nello scorso week-end - offre inoltre a De Boer una valida opzione in regia, una carta a sorpresa per sopperire a un mercato incompleto. In una stagione ricca di impegni, l'apporto dell'ivoriano può risultare decisivo. Ulteriore sveglia per Brozovic e Kondogbia, l'Inter corre e non accetta incertezze. 

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Johnathan Scaffardi
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