La Juve schiaccia anche l'insidiosissima Udinese e si porta a +3 dalla Roma, dando un segnale importante alle inseguitrici dirette, Roma e Napoli, la prima non sa più vincere, gli azzurri invece giocheranno domani contro la Lazio. Tornando al match dei bianconeri, bisogna senza dubbio sottolieare una prestazione suberba di Gianluigi Buffon, che salva la squadra in due occasioni, nel primo tempo, quando un'ingenuità di Bonucci regala palla a Di Natale che parte in contropiede, solo davanti a Buffon tenta lo scavetto, ma è bravo quest'ultimo a restare in piedi e in allungo blocca il pallone, l'occasione più ghiotta della partita è senza dubbio dei friulani: cross in mezzo, Buffon smanaccia via, arriva da due passi ancora Totò Di Natale che tira a botta sicura e Buffon, da terra, para ancora.

Con la squalifica della curva e la conseguente assenza dei propri tifosi, la Juventus manda al loro posto i bambini under 13, e ad inizio partita sono loro ad annunciare, insieme allo speaker gli undici bianconeri,che si schierano con l'ormani solito 3-5-2, con De Ceglie e Padoin sulle corsie e la coppia d'attacco insostituibile formata da Llorente e Tevez. La squadra di Guidolin dal canto suo parte con un 4-2-3-1 con Basta con Pereyra e Fernandes a supporto dell'unica punta Di Natale. Pronti via ed è la Juventus che come da copione cerca subito di aggredire gli avversari: al 6' servito da Llorente Tevez tenta il tiro da fuori con Brkic che para in tuffo. Ancora protagonista la coppia d'attacco bianconera poco dopo, cross in mezzo di Vidal, ottimo il controllo di Llorente che potrebbe tirare, ma ha un eccesso di generosità nei confronti di Tevez che tira, ma la sua conclusione viene deviata in angolo.

Si fanno sentire i piccoli tifosi bianconeri che cominciano ad intonare "chi non salta interista è" complice anche il pari dei neroazzurri contro la Samp. Primi 20' passati nella metà campo friulana, con Vidal prima e Tevez poi a tentare il tiro da fuori, ma con scarsa fortuna. L'unica nota negativa del primo tempo è l'infortunio di Pirlo, sostiutito da Pogba, il numero 21 bianconero non sembrava zoppicare, ma in vista del match di Istanbul sarà comunque una gatta da pelare per Antonio Conte.

Il secondo tempo comincia ancora con la Juventus in avanti, che si procura due calci d'angolo in altrettanti minuti, sulla palla tagliata in mezzo, non ci arriva nessuno ad insaccarla e con un miracolo Brkic riesce a smanacciare. Conte vuole più incisività in avanti e si gioca dopo due mesi la carta Lichtsteiner al posto dello spento Padoin, cambi anche per l'Udinese, fuori Fernandes e dentro Badu. Poco dopo ancora strepitosa parata di Buffon sul tiro da fuori area di Lazzari, comincia a prendere coraggio l'Udinese, pressando i difensori bianconeri, con Basta che dalla destra tenta il tiro ma per lui c'è solo l'esterno della rete.

Ancora Juve però, sempre più in avanti alla ricerca del gol partita che non vuole arrivare, sembra una di quelle partite che, nonostante gli sforzi debba finire in parità, ma non è così, perchè, la squadra di Conte ci crede fino all'ultimo respiro. Ultimi cinque minuti di fuoco per l'Udinese, colpo di testa di Llorente, salva sulla linea Allan, tiro a giro di Lichtsteiner fuori di poco, entra Quagliarella per De Ceglie e forma con Tevez e Llorente il tridente d'attacco, ci prova anche lui, ancora, per l'ennesima volta Brkic a dire di no. Non può nulla il portiere sloveno sul tiro debole da dentro l'area di Lichtsteiner con la deviazione di testa di Llorente, esplode lo Stadium, i tre minuti di recupero passano velocemente, l'Udinese è troppo ferita dopo questo gol al 90' per tentare una reazione. Finisce così, con la Juve di nuovo padrona del campionato.

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Giuseppe  Mercuri
19 anni. Appassionato di calcio, cultore della storia.