La Juventus contro l'inferno turco: sarà qualificazione?

Alla Juventus basta un punto per proseguire il cammino in Champions League, ma "il Galatasaray venderà cara la pelle". Parola di Roberto Mancini, che intanto prepara la formazione con un asso nella manica...

La Juventus contro l'inferno turco: sarà qualificazione?
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Crico
Di Cristiano Corbo

Che partano le danze: la Champions League torna, e lo fa alla grandissima. La Juve trema, davanti c'è l'inferno turco da abbattere, o almeno da fermare. Conte gode dei due risultati utili, pregando i suoi di non lasciarsi beffare: l'Europa League non sarebbe per nulla "stile Juve". E quindi, sotto con il lavoro, con la fame, con il gruppo. Già, il gruppo: il tecnico salentino ha richiamato tutti all'ordine. Istanbul non è soltanto una partita, è quel bivio che richiede il cuore, oltre alle gambe. Pirlo e Pepe raggiungono i compagni in Turchia, per un ritiro diverso dagli altri. Non perché meno sentito, ma perché potrà dire chi è e chi sarà questa Juventus.

MANCINI CI PROVA - Il "Mancio" ha tutte le intenzioni di rovinare i piani (anche e soprattutto finanziari) della squadra zebrata. La Champions richiede sicuramente elevato tasso tecnico, ma anche una buona dose di fortuna. E l'ex tecnico del City spera che la buona sorte gli possa dare una mano, o che possa spingere almeno quanto la tifoseria turca, vero e proprio dodicesimo uomo. L'inferno è ancora lì, forte e voglioso di gran calcio. E pazienza se il nome sia cambiato: le urla, la voglia, la passione persistono. Questa è roba che non cambia con un "trasloco". D'altra parte, chi ben conosce il calcio, non può non temere i rossi di Mancini.

Un motivo su tutti? Ve ne diamo due: Wesley Sneijder e Didier Drogba. Non due ragazzini, ma due campioni capaci di sollevare quella benedetta coppa dalle orecchie sporgenti. E poi, quel ciuffo non deve trarre in inganno: Roberto Mancini sa già come punire la Juventus. La cura dell'ex centravanti doriano è stata magistrale: sedici punti in sette partite. E nonostante abbia faticato in Europa, ha la completa fiducia dalla società, che a breve gli fornirà più potere e più investimenti. Il tecnico di Jesi ha quindi spazio e tempo di "crescere", ma con un'eventuale qualificazione, la strada verso la conferma sarebbe assolutamente spianata. In ballo, dunque, tanti futuri e tante certezze: non vincerà il migliore, ma colui che avrà più fame.

ALLA RICERCA DEL FARO - Tanta pressione, invece, in casa Juve. E quando il mare è tempestoso, sappiamo tutti come va a finire: Andrea Pirlo accende la luce e porta a casa la ciurma, quasi sempre sana e salva. Stavolta, però, Conte dovrà fare a meno del suo pezzo più pregiato. Pogba è pronto a ricevere l'eredità, e forse queste potranno essere le prove generali: il rinnovo del bresciano va per le lunghe, il leccese vorrebbe iniziare a tutelarsi. Con il francesce "bloccato" in regia, poi, spazio a Marchisio, che opererà nel mezzo con l'immancabile Arturo Vidal, fresco di rinnovo con la Vecchia Signora. E chissà che il cileno possa essere ancora protagonista.

Intanto, i tifosi bianconeri si godono il momento e la vigilia: per la prima volta, infatti, c'è completa fiducia nell'attacco juventino. Llorente e Tevez rappresentano la certezza assoluta, e se l'argentino dovesse riuscire anche a sbloccarsi in Europa (fallisce l'appuntamento col gol in Champions da ben 4 anni!), la soddisfazione potrebbe essere doppia. Insomma, la Juventus prepara il vestito migliore e scende da Torino per attaccare, senza badare ad inferni d'alcun tipo, senza pensare troppo all'assenza di Pirlo-Virgilio. Anzi: i campioni d'Italia dovranno scendere in campo consapevoli di chi sono e di chi vogliono diventare. Il presunto viaggio nell'Ade è per chi non ha fegato. 

I PRECEDENTI - Prima del pareggio incredibile dell'andata, la Juventus aveva perso l'ultimo scontro diretto: dicembre 2003, Sukur infila una doppietta alla retroguardia bianconera, che pochi mesi prima aveva superato egregiamente lo stesso Galatasaray. Il protagonista? Facile da indovinare: Alex Del Piero risolse uno scontro intricatissimo con una fantastica doppietta. La stessa che sarebbe servita a Nicola Amoruso per superare il muro di Istanbul: era il 1998, e finì clamorosamente in parità. In ogni caso, la Juventus passò il turno, costringendo gli avversari a gustare gli ottavi di finale in tv. La storia potrebbe non cambiare, ma niente è ancora deciso. Eccetto le formazioni.

LE FORMAZIONI - Mancini potrebbe seriamente pensare allo "specchio". L'ipotesi di una difesa a 3 era stata paventata dalla stampa italiana nelle ultime ore, ritrovando quasi un riscontro ironico nei media turchi. Invece il Mancio spiazza tutti: "Il modulo non è ancora stato deciso, non escludo niente". E allora, il "Gala" potrebbe davvero optare per Dany, Chedjou e Kaya davanti a Muslera. Sulle fasce, spazio a Riera a sinistra ed Eboué a destra, con Melo e Selkuk Inan nel ruolo di mediani (ma occhio a Kurtulus ed Emre Colak). Davanti, ancora qualche dubbio: Sneijder è recuperato dopo un mese d'infortunio, ma Amrabat spinge per esserci dal primo minuto. Per il resto, sicuri Bruma e Drogba. In alternativa, la difesa passerà a quattro, con l'arretramento di Riera come esterno basso. 

Conte, invece, ha già la distinta pronta per l'arbitro: Buffon governerà la solita difesa, formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini. Sulla fascia ritorna Stephan Lichtsteiner dal primo minuto, con Asamoah che rileva Peluso sulla sinistra. Centrocampo d'obbligo, poi, per l'ex allenatore del Siena: Pogba dirigerà l'opera con Marchisio e Vidal a proteggerlo. Davanti, come anticipato, Llorente e Tevez.