I punti che separano la capolista Juventus dalla Roma prima inseguitrice restano dunque 7. Già, perchè i bianconeri, oggi in blu, hanno trovato di fronte un'altra grande squadra con gli stessi colori, ovvero l'Udinese, che ha giocato una partita disciplinata e tatticamente perfetta, riuscendo a bloccare la squadra di Allegri sullo 0-0. Un pareggio giusto, visto il grande equilibrio in campo, ma che non rispecchia fino in fondo una partita che è stata molto divertente, con anche diverse occasioni da gol non sfruttate da entrambe le squadre. Alla fine però il punto guadagnato va bene a tutti, e infatti a fine partita sono sorrisi e complimenti per tutti.

Che non fosse una partita facile per la Juve si sapeva, visto che le assenze di Marchisio (tatticamente fondamentale per Allegri) e Vidal (che è sempre Vidal) avevano costretto il tecnico toscano a cambiare modulo, tornando al 3-5-2 con Llorente a spalleggiare Tevez. Stesso schieramento anche per Stramaccioni, con marcature fisse che hanno funzionato alla grande: Piris su Tevez e Allan su Pogba le più importanti, oltre ai raddoppi sulle fasce, che hanno neutralizzato spesso e volentieri la Juventus.

Sin dalle prime battute la partita è viva, aperta, equilibrata: occasioni che arrivano da entrambe le parti, visto che la Juve gestisce la palla e l'Udinese agisce di rimessa, creando diversi pericoli dalle parti di Buffon, soprattutto con Bruno Fernandes, bravissimo a staccarsi dalla linea dei centrocampisti per aiutare i due attaccanti Thereau e Di Natale. Il portoghese al 12' viene messo in porta dal suo capitano, che ancora una volta a 37 anni suonati fa la differenza, ma putroppo scivola e deve ritardare la conclusione, non trovando la porta. Non si scompongono però i bianconeri di Torino, che continuano a macinare gioco, per quanto possibile, trovando due volte la conclusione con Pogba e Tevez, senza impensierire seriamente Karnezis, che nei primissimi minuti avera rischiato di farsi scippare palla da Llorente dopo un controllo sbagliato. Fa male ancora in contropiede la squadra di Stramaccioni, forte in mezzo al campo dei muscoli di Allan e della testa di Guilherme: Thereau viene messo in porta ma calcia addosso a Buffon, poi Fernandes sulla respinta non trova la porta, dovendo affrettare la conclusione. La risposta della Juve è affidata a un colpo di testa di Llorente, lasciato solo in area, che però finisce largo di poco.

Nella ripresa la solfa non cambia: l'Udinese continua a giocare a ritmi altissimi, quasi forsennati, non concedendo mezzo centimetro alla squadra di Allegri, e sono Piris e Allan quelli che si mettono più in luce, perchè limitano alla grande rispettivamente Tevez e Pogba, i due punti fermi della Juventus, che però ha tante risorse e lo dimostra al 57', quando Pereyra, ex di giornata, raccoglie una sponda di Llorente e con il destro, da dentro l'area, colpisce in pieno l'incrocio dei pali. Il navarro gioca la solita partita generosa per la squadra, non riuscendo però mai a mettersi davvero in evidenza e lasciando il posto a metà ripresa ad Alvaro Morata, che ha un ottimo impatto sulla partita, anche se non riesce a cambiare le sorti del match. Comincia a calare leggermente l'intensità della squadra di Stramaccioni, la Juventus prende campo e prova a costruirsi le occasioni finali: la più clamorosa capita sul piede di Tevez, dopo che Morata aveva trovato Pogba al centro e il francese aveva servito proprio l'Apache per il destro a botta sicura, che finisce larga. Nel finale non succede molto, se non due gialli pesanti: il primo per Lichtsteiner, che salterà il Milan, e l'altro per Di Natale, anche lui diffidato, che quindi non scenderà in campo a Napoli. Finisce 0-0, risultato giusto che accontenta entrambe le squadre.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]