La Juventus esce dal Friuli con un punto, frutto del pari a reti bianche maturato nei novanta minuti contro l'Udinese. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite, quello dei bianconeri, apparsi, soprattutto nella prima frazione, fuori dal ritmo partita, spesso in balia di un undici, quello di Stramaccioni, per nulla intimorito dalla presenza dei primi della classe. 

Il piglio giovanile dell'ex tecnico nerazzurro contagia i padroni di casa e l'Udinese è un insieme di corsa e compattezza. La Juventus annaspa e rischia di crollare più volte. Rilassamento forse dato dall'ampio vantaggio in classifica, di certo non gradito da Massimiliano Allegri, che nel post partita denuncia un atteggiamento sbagliato dei suoi. 

La Juve cresce nella ripresa, assaggia la possibilità di una vittoria insperata, ma sbatte sull'orgoglio friulano e si accontenta, mantenendo inalterato il margine dalla seconda, la Roma appunto. Sette punti, un fortino da difendere e custodire. Non un colpo da K.O quello odierno, un semplice passaggio a vuoto non incrina però una supremazia netta nell'arco del campionato.

Così Allegri "Nel primo tempo abbiamo giocato male. Avevamo fretta di fare gol. Loro facevano muro al limite dell'area e ripartivano. Nel secondo tempo abbiamo palleggiato di più e non abbiamo concesso ripartenze, anche se in un paio di circostanze abbiamo rischiato. L'Udinese ha fatto una gara di grande intensità, noi abbiamo sbagliato molto a livello tecnico e abbiamo anche rischiato di perdere. Abbiamo affrettato le giocate, invece dovevamo portare la palla più vicino alla loro area per non farli ripartire". Fallito l'allungo a +9, in vetta alla classifica resta tutto come prima: "Il campionato è ancora lungo: 7 punti sono 2 partite e mezzo, quasi 3. Cinquanta punti di sicuro non bastano per vincere il campionato, quindi ci sono ancora molte gare da vincere".

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Johnathan Scaffardi
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