Continua a non placarsi la polemica innescata da Adriano Galliani nell'immediato post-partita di Juventus - Milan. Polemica ulteriormente aizzata dal Tweet della società rossonera: Tweet che oltre ad essere una caduta di stile, è anche un grossolano errore di "Prospettiva". 

Ma andiamo con ordine. Ieri sera Adriano Galliani, forse ancora scottato dalla pesante sconfitta, e dal netto divario tecnico-tattico tra le due squadre, aveva inveito contro Sky e la Juventus"Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono"

Ed oggi, sia la Juventus, che Sky, hanno naturalmente replicato all'AD del Milan. La Tv satellitare l'ha fatto attraverso un servizio mandato in onda durante il programma SkyCalcioShow condotto da Ilaria D'Amico, soffermandosi soprattutto sull'imparzialità si Sky e sulle norme che regolamentano la produzione della immagini video: "Il lavoro di Sky è garanzia di assoluta imparzialità. Nessuno può imporre ai nostri giornalisti, ai nostri produttori, ai nostri registi di fare o dire ciò che non pensiamo e che non riteniamo risponda alla verità, nel rispetto del costante punto di riferimento: i nostri abbonati" . 

Questo invece il duro e lungo comunicato della Juventus
"Il Sig. Geom. Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A è tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria.
Galliani pare però ignorare leggi dello stato, regolamenti approvati all’unanimità dall’Assemblea della LNPA e soprattutto il “campo”. Galliani insomma getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno. Questa è la sostanza, il resto per completezza di informazione, segue:
Galliani pare ignorare che è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive e tale indicazione è stata doverosamente ribadita anche nelle "Linee Guida per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi", approvata all'unanimità dall'Assemblea della Lega Calcio. Pare ignorare che la stessa Lega, proprio per evitare qualsivoglia manipolazione, riserva a se stessa la designazione dei broadcaster nelle singole partite e, di conseguenza, dei responsabili della regia e dei producer. Pare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un'opzione, che interviene solamente quando il club comunica alla Lega Calcio di non essere in grado di provvedere diversamente. Pare ignorare che molte società hanno scelto di delegare tale produzione, poiché in tal senso sensibilizzate da un soggetto che agisce sul mercato in veste di advisor della Lega stessa, di procacciatore di sponsor per le società e perfino di produttore d'immagini.
A nulla vale la parziale retromarcia compiuta dal Milan (aka da Galliani, che continua ad essere l'unico rappresentante della società in Lega Calcio), che invoca un affidamento a registi indipendenti. Galliani pare ignorare che tale opzione non è prevista da alcun regolamento e dovrebbe essere soggetta ad un dibattito e ad una riforma. Pare ignorare che tale schiera di registi indipendenti sarebbe verosimilmente formata, se non addirittura fornita, dall'advisor/procacciatore/produttore già menzionato che si troverebbe nella singolare posizione di scrivere le regole, eseguirle e trarne anche i profitti.
Galliani, poi, pare ignorare che ogni grafica (linee etc) viene effettuata dai broadcaster in post-produzione e non ha nulla a che vedere con la produzione live delle immagini, che in ogni caso viene gestita operativamente dal regista e dai producer designati dalla Lega, senza intromissioni da parte di altri soggetti. Galliani, infine, pare ignorare che da decenni la sua figura professionale ha agito in seno a due comparti principalmente: il calcio e la televisione. Quindi pare ignorare che ogni evoluzione, tecnologica, normativa e regolamentare è passata sotto ai suoi occhi, se non addirittura da lui decisa."