Manca Tevez, per squalifica, ma la Juve non vuol concedere al Cesena altri vantaggi. Nella testa di Massimiliano Allegri la gara con i romagnoli rappresenta un passo avanti importante nella corsa al campionato, ovvio quindi scegliere il miglior undici possibile per evitare distrazioni. L'assenza dell'Apache lancia l'attacco tutto spagnolo formato da Llorente e Morata, con il primo riferimento centrale e il secondo chiamato a un maggior movimento in fase di possesso palla.

Rombo a centrocampo, con Pirlo in regia, Marchisio e Pogba mezzali, Vidal sulla trequarti. La variabile è Pereyra, in quel caso riposo per Pirlo. La difesa riabbraccia dopo tempo immemore Barzagli. Il centrale parte dalla panchina, in vista di un possibile rodaggio prima della Champions. Bonucci sicuro di una maglia, con lui Chiellini o Ogbonna. Nel 4-3-1-2, a sinistra Evra e a destra Lichtsteiner.

Di Carlo, preoccupato dalla possibile partenza sprint della Juve, disegna il Cesena con il 4-3-1-2, modulo quindi speculare a quello del collega Allegri. Davanti a Leali, da destra a sinistra Perico, Capelli, Lucchini e Magnusson. In mediana De Feudis, Giorgi e uno tra Carbonero, Ze Eduardo e il neo arrivato Mudingayi. Brienza a ispirare Defrel e Rodriguez (occhio al possiibile innesto di Djuric).

Questa la disposizione in campo dei due schieramenti: