Il genio della lampada e un allenatore di carattere, tre punti e la Champions alle porte, la Juventus risponde alle critiche, sul campo. Un capolavoro di Pirlo, l'ennesimo quadro che va ad arricchire una collezione d'artista. Decide lui la gara con l'Atalanta, una vittoria di rimonta, dopo l'iniziale svantaggio, una prova di sostanza, carattere. Il pari di Cesena, le amnesie da squadra "arrogante", tutto lascia il posto alla concretezza, alla vera Juve, quella affamata, non bellissima, ma efficace. Llorente si sblocca, Pirlo decide, lo Stadium abbraccia la Juve e aspetta il Borussia. 

"Oggi per noi era fondamentale vincere, anche giocando male. Volevamo mandare un messaggio al campionato dopo la brutta prova di Cesena e l'abbiamo fatto portando a casa i tre punti", così il centrocampista nel post partita. 

Dal nervosismo per lo stop di Cesena alle note liete del venerdì di Serie A, la metamorfosi è completa e Allegri ritrova la sua Juve, scossa dalle parole del tecnico nell'avvicinamento al doppio impegno campionato - Coppa "Eravamo un po' stanchi nel finale perché in questo mese abbiamo lavorato molto sulla parte fisica. Adesso abbiamo tante partite ravvicinate e dovevamo mettere benzina nelle gambe".

La carica della Champions per cancellare una condizione fisica non ottimale "Questo è il momento decisivo della stagione. Arriviamo alla Champions molto bene, il Borussia si è ripreso e sta facendo bene, ma martedì ci faremo trovare pronti. Questa è una vittoria importante e pesante, in un momento delicato del campionato. Oggi non ho intravisto distrazioni per la Champions, anzi abbiamo avuto la cattiveria per arrivare alla vittoria. Pirlo? Ha due piedi magici e straordinari e quando calcia la palla prende traiettoria stranissime. Ha fatto un gol straordinario".