Si sono presentati l'allenatore e il capitano della Juventus in conferenza stampa, alla vigilia della partita (forse) più importante della stagione: l'andata dell'ottavo di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund. Una sfida che sa anche di vendetta per quella finale del 1997, che i bianconeri persero da favoriti, ma non solo: è anche il test reale per capire a che livello è arrivata la squadra di Allegri, che però calma gli animi: "Non è assolutamente la partita della stagione, visto che ne abbiamo ancora tante da giocare. Contro il Borussia ci giochiamo un ottavo su 180 minuti, non una finale. Loro sono in un ottimo momento di forma: ci vogliono forza, equilibrio e tecnica. Nessuno ha mai detto che il Dortmund è superiore a noi, loro hanno qualità importanti, tecnica e grande velocità. Domani sarà fondamentale non prendere gol: abbiamo ottime possibilità di passare turno, anche se il Borussia negli ultimi anni ha fatto grandi cose a livello internazionale".

Quella squadra che ha trovato in Jurgen Klopp un grande condottiero, che ha plasmato la sua creatura nel corso degli anni: "Un po' di incoscienza serve a tutte le età, è bello conservarne una piccola quantità anche invecchiando, fa parte del carattere. Klopp ha fatto grandi cose a livello europeo, ha ricostruito il Borussia, è un grande allenatore. Non lo invidio per il fatto che nessuno lo contesta nonostante una classifica difficile in Bundesliga, al massimo dovrebbe essere lui ad invidiare la mia classifica... Credo che questo sia frutto della differenza di mentalità tra Germania e Italia. Sono convinto che a fine stagione il Borussia sarà a ridosso delle prime, ad eccezione del Bayern, che fa un campionato a parte".

Come si affronta una squadra pericolosa in contropiede come il Borussia? "L'idea tattica della Juve non cambia, non si tratta di una gara di Serie A o Bundesliga, è la prima delle due sfide contro di loro. Dobbiamo limitare le qualità dei nostri avversari e fare una bella partita, intensa fisicamente e tecnicamente". Insiste sempre sull'aspetto tecnico Allegri, che nelle ultime partite ha visto una Juve meno convincente: tra gli altri, è stato Pogba ad apparire sotto tono. L'allenatore livornese non ha comunque particolari timori: "Non sono preoccupato dallo stato di forma di Pogba, ha buoni valori fisici, come tutte la squadra. Nessuno può giocare tutte le 50 partite della stagione al massimo".

L'esperienza di Buffon, da capitano, si fa sempre sentire. Lui che di partite importanti in carriera ne ha giocate parecchie con la maglia bianconera sa cosa significa giocarle, e vive la vigilia in maniera differente rispetto ad altri compagni, anche se l'idea è chiara: bisogna vincere. "Mi auguro che questa non sia la partita della stagione - dice il numero uno della Juve -  tutti noi speriamo di giocarne altre, ancora più importanti. A seconda dell'età queste vigilie sono vissute in modo diverso. I giovani con l'entusiamo e la voglia di farsi conoscere, i più esperti per dimostrare di poter ancora competere ad alti livelli, nonostante l'età. Vogliamo provare a far durare questo sogno a lungo. Il Borussia è una squadra rognosa, nelle gare decisive riesce a dare il meglio. Può vincere contro chiunque, abbiamo rispetto e curiosità per valutare i nostri progressi. Che si vinca o si perda, alla fine avremo pochi rimpianti. Speriamo di giocarci il ritorno con la possibilità di passare il turno".

Ripensa anche a due anni fa Buffon, quando la strada della Juve si interruppe ai quarti, di fronte ai futuri campioni del Bayern Monaco: "Questo doppio confronto mi ricorda quello col Celtic e con il Bayern di due anni fa. Dopo lo scorso anno sabbatico abbiamo la curiosità e il desiderio di misurarci con realtà che masticano l'Europa ad alto livello da qualche anno, come il Borussia. Rispetto a due anni fa abbiamo più consapevolezza e conoscenza. Non so se siamo più o meno forti di loro ma vogliamo vedere quanto possiamo valere". Il pericolo principale è senza dubbio Marco Reus secondo il capitano bianconero: "è un grandissimo talento, può sparigliare le carte in tavola. Mi auguro che sia un po' appannato, se fosse al 100% per noi sarebbe un problema in più".