Una semifinale di Champions league da giocare e uno scudetto appena vinto. Per la precisione, il numero 33: a mettere i puntini sulle "i" è Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, che ha parlato ai microfoni di Radio Uno anche della diatriba ancora in corso con la federazione.

"È una ferita non ancora rimarginata - ha detto il DG - c'è un contenzioso aperto e ci limitiamo a considerare gli scudetti vinti sul campo che sono 33. Stiamo vivendo una situazione iniqua: la relazione di Palazzi era realistica e pesante e solo per la prescrizione non ha comportato sanzioni diverse. Stiamo ancora aspettando delle sentenze precise e i nostri avvocati stanno lavorando per portare a galla la verità".

Intanto però la testa è tutta sul Real Madrid, una partita difficilissima, ma non impossibile: "Vogliamo giocarcela fino in fondo con motivazione e voglia di fare bene. È una bellissima occasione per il calcio italiano e vogliamo coglierla nel migliore dei modi sapendo che ci troviamo davanti tre corazzate che stanno dettando legge a livello europeo e mondiale".

Per quanto riguarda il mercato sono tre gli uomini chiacchieratissimi, il primo di tutti è sicuramente Paul Pogba: sul francesce ci sono gli occhi di tutti, la Juve non si vuole piegare: "In questo momento è il giovane migliore del mondo - spiega Marotta - ed è normale che alcuni grandi club gli abbiano messo gli occhi addosso, ma anche noi siamo un grande club e non siamo abituati a vendere. Nella sua storia la Juve ha fatto solo pochissime cessioni eccellenti, in questo momento non ci sono i presupposti perché Pogba possa essere messo sul mercato e lui non ha mostrato la volontà di andare via".

Gli altri due sono argentini, uno di essi è Carlitos Tevez, che il Boca Juniors sembra volere già in estate: "Il suo è un caso un po' diverso, il suo contratto termina nel 2016 e, dopo aver girovagato in diversi club, ha nostalgia del suo Paese. Con noi ha fatto benissimo e comunque ora non esistono i presupposti perché il contratto possa interrompersi anticipatamente". Il secondo invece riguarda il mercato in entrata, ed è Paulo Dybala: "E' un calciatore interessante ed un classe '93. Con Zamparini ci siamo incontrati, è chiaro che oggi possano sussistere delle divergenze economiche. Lui giustamente farà il suo prezzo e noi faremo la nostra corsa".

Una battuta anche su Alessandro Del Piero, bandiera del club, su un futuroa da dirigente: "È stato un punto di riferimento importante ma è anche vero che oggi la società è ben organizzata".