La Juventus si reca in terra polacca e trova la prima vittoria di questa pre-season della seconda gestione Allegri. Sia chiaro da subito, il Lechia Danzica non sarà Barcellona o Real Madrid, lo dimostrano storia, tasso tecnico nettamente inferiore e l'ultimo posto a zero punti occupato in campionato dopo due giornate, ma rispetto alla sfida di San Gallo contro il Borussia, qualche segnale positivo, almeno dai singoli, comincia a prendere piede.

Partiamo subito da ciò che è saltato all'occhio dalla sfida di Danzica: l'ottima forma e la sintonia sempre maggiore di Dybala ed il ritorno di Paul Pogba, dato come sicuro partente in questa sessione estiva ma che ora come ora potrà prendere sulle sue spalle la squadra. Schierato nel 3-5-2 in coppia con Zaza, l'argentino ex Palermo dopo essere stato il migliore nella scorsa amichevole si riconferma uno dei punti di forza, è suo infatti l'assist da calcio d'angolo dai cui è scaturito il gol di testa proprio di Pogba. Gira su tutto il fronte d'attacco per non fornire punti di riferimento, con Zaza che, almeno nei primi minuti, si defilava verso destra per poi accentrarsi una volta ricevuto il pallone.

Capitolo Mario Mandzukic: entrato durante l'intervallo al posto di Dybala, il croato si è visto davvero poco nella seconda frazione, complice anche uno schieramento completamente inedito della Juventus, infarcita di giovani, quali Cerri (ottima la sua giocata in area) e Clemenza, giusto per citarne alcuni. Ma basta una palla scodellata in mezzo al 90' per far risvegliare il rapace croato, non a caso la dinamica del gol, ed il numero che porta, fa scattare subito quel paragone (forse affrettato), con un altro 17, francese, che ha transitato nella Juventus fino al 2010. Staremo a vedere. Da segnalare anche l'ottima partita di Daniele Rugani, schierato dal primo minuto l'ex Empoli ha subito svolto con diligenza e personalità le sue mansioni difensive, assistito dai suoi “tutori” di reparto, ovvero Bonucci e Chiellini.

Non particolarmente esaltante l'esordio in maglia bianconera di Sami Khedira. Il tedesco, parante del vecchio guerriero, ancora appesantito dai carichi di lavoro, è macchinoso, a causa anche dei gravi infortuni che di recente lo hanno tenuto fuori dai giochi, ma la ripresa non è lontana. Prova, durante il primo tempo, a svolgere il lavoro che fino a qualche mese fa era di Andra Pirlo, ma i risultati non sono ottimi. Archiviata anche la trasferta sul mar Baltico, appuntamento sabato 1° agosto al Velodrome di Marsiglia, penultimo test prima della Supercoppa Italiana dell'8 agosto.