Serata di prove generali quest’oggi per Juventus e Olympique Marsiglia allo stadio Velodrome. Tra una settimana esatta entrambe le compagini incominceranno ufficialmente la propria stagione e ci sarà il primo faccia a faccia con il calcio che conta: i francesi inaugureranno il proprio percorso in Ligue 1 con il match contro il Caen mentre la Juventus volerà a Shanghai dove si contenderà con la Lazio la Supercoppa Italiana. La speranza dei bianconeri è però quella di migliorare la propria prestazione nella “prima”, e di mettere in scena un vero e proprio capolavoro, che non sia preferibilmente una tragedia. Sembrava scritta da Sofocle l’opera presentata questa sera alle 19:00 in un teatro gremito in ogni ordine: 63.000 mila gli spettatori presenti in un Velodrome caldissimo, per nulla condizionato dal clima “amichevole” della partita. In effetti non si è trattata di una vera e propria amichevole ma di un trofeo, il “Robert Louis-Dreyfus”, ex presidente dei biancoazzurri, giunto alla sua decima edizione. Alcune note stonate e battute dimenticate hanno sancito la sconfitta dei bianconeri per 2-0. La prima è l’infortunio muscolare di Khedira al 24’ del primo tempo che costringerà il centrocampista a rimanere a lungo lontano dai campi e Allegri a rivedere i piani per sabato, dopo il pit-stop in infermeria di Chiellini e Barzagli. La seconda è il cartellino rosso a Lichtsteiner ad un minuto dalla fine della prima frazione, causato probabilmente da una frase ingiuriosa rivolta al direttore di gara.

I marsigliesi sono scesi in campo con la probabile formazione anti-Caen e con un 3-4-3 con rombo a centrocampo: Mandanda, Djadjédjé, Nkoulou, Rekik, Mendy, Sparagna, Barrada, Lemina, Thauvin, Batshuayi e Alessandrini dal primo minuto. Il mister Bielsa decide di lasciare fuori Pelé, Nkoudou, Ocampos, Romao, Sarr e Aloé.

Allegri invece lancia il suo 4-3-1-2 con Buffon tra i pali, Lichtsteiner, Bonucci, Caceres ed Evra in difesa, Marchisio, Khedira e Pogba a centrocampo, Pereyra sulla trequarti a supportare le due punte Mandzukic e Morata. A disposizione Neto, Rubinho, Audero, Isla, Zaza, Coman, Padoin, Dybala, Rugani, Sturaro, Vitale, Parodi, Tello, Cerri e Vadala.

Si parte subito forte con la Juve che testa le tattiche e gli schermi provati in allenamento, passaggi di prima e triangolazioni mettono in difficoltà la difesa del Marsiglia, che nei primi minuti va in affanno. Al 5’ occasionissima per i bianconeri: Pogba fa capire che è la sua giornata e verticalizza al pennello per Mandzukic che defilato cerca di mettere in mezzo, palla deviata da un Nkoulou in formissima e calcio d’angolo. Sugli sviluppi Alvaro Morata sciupa una buona occasione calciando alto sulla traversa. La partita si fa spumeggiante e il Marsiglia controbatte: Alessandrini scodella al centro, la palla viene deviata di testa da Thauvin e sbatte sul palo, ma l’azione viene fermata per fuorigioco. Al minuto 11 Khedira ha la palla dell’1-0: serie di triangolazioni al limite dell’area, velo di Morata che lascia per il tedesco che defilato a tu per tu non riesce a far passare la palla alle spalle di Mandanda, che devia. Il Marsiglia si fa pericoloso soprattutto per i tiri da fuori: uno di questi, partito dal piede di Alessandrini, impegna Buffon che devia in angolo. Al 20’ gli animi si accendono dopo uno spintone di Lemina ai danni di Morata, dopo un’ammucchiata si  sfiora la rissa e l’arbitro corre a mettere ordine. La gara si arricchisce anche di  numeri di alta classe e giocate sopraffine dei singoli, che non sembrano intenzionati a lasciare metri agli avversari. Al 24’ esce Khedira per un infortunio al polpaccio, entra Sturaro. Al 35’ il Marsiglia passa in vantaggio: cross sbilenco di Alessandrini dalla destra, insidioso quanto basta per superare Buffon leggermente fuori dai pali, palla nel sacco e francesi avanti. La Juventus non sembra reagire e al 41’ il Marsiglia sfiora il 2-0, prima con un cross deviato da Caceres di Thauvin, sul quale Buffon si mostra più che reattivo, dopo con un tiro dalla distanza di Mendy che va di poco sul fondo. Tre minuti dopo il nervosismo prende il sopravvento, Lichtsteiner dice qualcosa di poco gradito all’arbitro che lo manda sotto la doccia ad un minuto dal termine della prima frazione, i bianconeri giocheranno così in dieci per tutta la ripresa.

La seconda frazione si apre con la sostituzione di Pereyra per Padoin, Allegri decide di eliminare il trequartista per rinforzare la fascia destra lasciata scoperta dopo l’espulsione dello svizzero. La partita non sembra calare di ritmo: al 49’ Mendy va in girata al limite dell’area piccola e impegna Buffon, sull’altro fronte Mandzukic tira al volo con potenza ma in maniera imprecisa. Al 56’ ancora sostituzioni tra le fila bianconere: Neto prende il posto di Buffon tra i pali e Morata esce, serenamente, per Dybala. Il fantasista mostra qualche numero dei suoi al pubblico del Velodrome e guadagna una punizione dal limite battuta da Pogba: palla a giro sul palo lontano e palo pieno. Nel frattempo al 64’ esce Evra ed entra Isla, al ritorno dalla Copa America. Dopo 5 minuti escono anche Pogba (ovazione per lui) e Mandzukic, dentro Coman e Rugani, Allegri passa così alla difesa a tre. La partita perde d’intensità e i giocatori del Marsiglia mostrano la propria condizione atletica ottimale, tanta corsa, molti anticipi e passaggi precisi permettono di mantenere il controllo della gara. Al 75’ esce Caceres ed entra Zaza, ma è tutto inutile: gli attacchi dei bianconeri diventano sterili e al 84’ Isla respinge corto di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Barrada non sbaglia e la piazza sul palo lontano, 2-0 e discorso chiuso.

Gara di difficile interpretazione quella della Juve, a causa dell’episodio dell’espulsione di Lichtsteiner che ha sconvolto gli equilibri della gara. In fase di avvio i bianconeri hanno certamente espresso un buon calcio, confermando il lavoro di Allegri che punta a rafforzare l’intesa dei calciatori che hanno vestito la maglia a strisce per la prima volta. In seguito al gol abbastanza casuale di Alessandrini il nervosismo ha preso il sopravvento e gli errori individuali sono aumentati, con le eccezioni di Pogba, che ha confermato di poter caricare in spalla la squadra nonostante la giovane età, di Bonucci, che ha interpretato al meglio la fase difensiva e di Mandzukic, che sta scaldando il piede. Nel secondo tempo bene Dybala, che meriterebbe un posto contro la Lazio, e Rugani. Tanta camomilla nei bagagli dei bianconeri che domani pomeriggio partiranno alla volta di Shanghai: la Lazio ha preso nota, ma la Juve mira al primo obiettivo della stagione. La caccia è aperta.