Era dalla stagione 1990-91 che la squadra campione d'Italia non vinceva la prima di campionato alla stagione successiva, così come da 5 anni, la Juventus non mancava l'appuntamento con la vittoria ai blocchi di partenza. Nessun allarmismo, ovviamente. Il tempo degli esiti e delle somme da tirare è ancora lontano ma in casa bianconera a stop di questo tipo non si è ancora abituati. Ecco perchè mastica amaro il tecnico Allegri: "Sicuramente perdere fa male, siamo arrabbiati per questa sconfitta, però la squadra per 70 minuti ha fatto una buona prestazione, perchè l'Udinese la prima volta che è uscita dalla propria metà campo ha fatto gol. Bisognava essere più bravi in quella situazione. Per 70 minuti, per l'impegno, per le occasioni create e a tratti anche per la qualità del gioco, la squadra ha fatto discretamente bene".

Guai però a parlare del passato: "Stare qui a parlare di Pirlo, di Vidal e di Tevez non ci porta da nessuna parte, perchè altrimenti non si dovrebbe giocare. Sono arrivati giocatori diversi. La situazione è cambiata e la squadra è totalmente rinnovata. Quindi, con questi giocatori, che sono degli ottimi giocatori, con meno esperienza rispetto a quella dell'anno scorso, bisogna lavorare, avere molta pazienza, che piaccia o non piaccia bisogna avere pazienza. Essendo consapevoli di avere una squadra ottima, con dei giocatori che devono crescere, bisogna avere la serenità anche nelle difficoltà". Che sarà un anno particolare lo ribadisce anche Leonardo Bonucci: "E' un anno di transizione. Non partiamo battuti, siamo una grande squadra e metteremo i giovani in condizione giusta. Ci vorrà pazienza, non dovrà cambiare niente di quanto fatto un anno fa". La pazienza è una delle parole più abusate nelle parole dei protagonisti di ieri. Essere pazienti nel calcio è una dote che si acquisisce con l'esperienza e quando si parla di pazienza non ci si riferisce solo al lungo ma anche alla gestione delle difficoltà durante la partita, quello che ieri è mancato alla Juve una volta subito il gol. "Per 60 minuti è stata una partita condotta molto bene, dove l'Udinese non era mai riuscita a ripartire, ma è più per merito nostro che per demeriti loro. Poi ci siamo un po' disuniti, abbiamo cominciato a forzare un po' troppo le giocate, abbiamo perso un po' quella pazienza che serviva per mantenere loro lontano dalla nostra porta. Il gol loro dimostra la disattenzione e la poca lucidità che avevamo in quel momento" dice Chiellini ai microfoni di JTV. 

Il rischio diventa allora che la consapevolezza del fatto che questo sia un anno di svolta rischia di diventare un tarlo nella testa dei giocatori. Allegri però non ne vuole sapere: "Non temo assolutamente che i ragazzi si abituino a concepire questo come un anno di transizione, però è normale che una squadra nuova ha bisogno di trovare nuove certezze e credo che oggi fosse importante vincere per iniziare bene, come era successo in Cina, dove la squadra ha dato un'ottima risposta. Non scordiamoci che abbiamo dei giocatori importanti fuori e nonostante questo la squadra non è calata di prestazione nella partita di oggi". E intanto la prossima gara si va all'Olimpico, contro la Roma, in una sfida delicata ma che ha già i contorni della partita del riscatto per entrambe. E lo scalpo degli avversari è di quelli preziosi. La carica la suona Bonucci, uno dei nuovi leader del gruppo: "Ora ci aspetta una gara importante, andremo a Roma consci della nostra forza". 

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Federico Spanu
Giornalista e telecronista per Lega Pro Channel trasmesso in esclusiva sulla webtv Sportube e per il canale di eventi sportivi The Black Studio Sport Live. In passato ho collaborato per TuttoJuve.com e sono stato caporedattore e grafico di un settimanale regionale, "Il Corriere Sportivo Piemonte e Valle d'Aosta".